101 anni di Sagra dell’Uva Marino 2025: storia e date sull’appuntamento più atteso dell’autunno ai Castelli Romani

Marianna Di Pilla  | 13 Set 2025
Sagra dell'Uva Marino

I colori dell’autunno che sfumano nel verde, dall’oro delle vigne al rosso profondo del vino, il suono delle fontane. La Sagra dell’Uva di Marino offre al viaggiatore il dono della lentezza, del racconto, del gesto condiviso: mangiare uva sotto le arcate di palazzo Colonna, camminare in un borgo che per l’occasione somiglia incredibilmente ad un quadro vivente, cercare la poesia nei profumi del vino nuovo. La Sagra dell’Uva di Marino 2025 si affaccia con rinnovato vigore sul calendario delle feste italiane più autentiche, pronta a celebrare non soltanto un frutto — l’uva — ma un’identità, un racconto che attraversa secoli tra fede, storia, vino, cultura popolare. In occasione del suo centunesimo anno, dal 27 settembre al 6 ottobre 2025, Marino si prepara a offrire al visitatore un’esperienza viva, densa di emozione, profumi e ricordi, come solo le sagre mai rituali sanno essere.

Storia della Sagra dell’Uva di Marino

Corre l’anno 1925 quando il poeta Leone Ciprelli, osservando la vita agricola dei suoi concittadini, volle mettere in scena una festa che potesse rilanciare l’economia locale e rinsaldare il legame tra Marino e il vino, da sempre fonte di reddito e identità. Con la Sagra dell’Uva, Ciprelli volle associare la vendemmia, momento culminante per il mondo rurale, e un avvenimento storico simbolico per Marino: la vittoria della Battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571, evento che vide Marcantonio II Colonna come protagonista per la zona. Da quel primo atto, Marino ha mantenuto inalterata la tradizione della Sagra dell’Uva, che si rinnova puntuale ogni anno con la consapevolezza che il vino in questo storico comune dei Castelli Romani non è solo prodotto ma simbolo di appartenenza.

Informazioni sull’edizione della sagra 2025

Nel 2024 Marino ha celebrato la centesima edizione della Sagra dell’Uva. Per il 2025 la festa non sarà da meno, ma anzi si prepara a proseguire questa eredità, confermando la formula della durata plurigiornaliera, che si estenderà dal 27 settembre fino al 6 ottobre, per culminare appunto nella domenica centrale. Sarà quindi un’edizione carica di storia, in cui il passato ritrova la sua voce nelle vie del centro, nelle fontane, nei costumi, tra sacro e profano. Marino nei giorni della Sagra è tutta in fermento: vicoli e piazze si vestono di grappoli, decorazioni floreali e luminarie, e il centro storico su cui domina padrona indiscussa la Basilica di San Barnaba diventa teatro d’elezione di un evento che è molto più di una sagra. Il momento più atteso della Sagra dell’Uva di Marino? Il miracolo delle fontane che danno vino: il vino sgorga al posto dell’acqua dalle fontane del paese, tra tutte la celebre Fontana dei Quattro Mori, monumento barocco che è simbolo araldico della famiglia Colonna. Le fontane che “danno vino” sono accompagnate da distribuzioni gratuite di vino in alcuni punti del centro storico di Marino.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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