130 i top produttori premiati e un’etichetta friulana scelta come più bella al mondo: i successi italiani al Vinitaly

Francesco Garbo  | 04 Apr 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Sono ben 130 i vini di produttori italiani premiati al Vinitaly, l’evento dedicato al vino che si tiene a Verona ogni anno. Sono 55 le edizioni di questa fiera che dal 2 al 5 aprile accoglie a Verona oltre 4 mila aziende provenienti dall’Italia e da più di 30 nazioni. Nell’ambito del Vinitaly OperaWine sono state 96 le etichette top italiane premiate come il Barolo con 17 etichette, Brunello di Montalcino e Chianti classico entrambi con 11 etichette ma anche Amarone della Valpolicella 8 etichette, poi 25 vini bianchi, 7 spumanti e 2 vini dolci. Come spiega il il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo “La super degustazione di OperaWine delinea un ritratto sempre aggiornato dello sviluppo qualitativo del nostro vino su una piazza strategica come quella degli Stati Uniti, primo mercato di destinazione del made in Italy enoico anche nel 2022 con una quota del 23% sul totale del nostro export“.

L’etichetta di vino più bella al mondo

Un altro premio conquistato da un vino italiano è quello di Etichetta d’Oro al 27° Vinitaly Design International Packaging Competition 2023, vinto da una cantina friulana. Precisamente l’etichetta appartiene al Friuli Colli orientali Doc Refosco dal Peduncolo Rosso “Ostinato” 2019, la cantina di produzione è Spolert Winery di Prepotto. Parte sempre più importante in un vino è quella dell’etichetta che è la prima cosa che incontra gli occhi del consumatore che può essere interessato ad approfondire la conoscenza di quel determinato vino. Questa è stata l’unica cantina del Friuli Venezia Giulia ad essere premiata, scelta tra le oltre 315 provenienti da Italia, Spagna, Slovenia e California. “Essere l’unica azienda friulana premiata, ci fa sentire portavoce del design del vino di questa fantastica regione vitivinicola. L’esperienza che vogliamo far provare ai nostri affezionati clienti va oltre il gusto e coinvolge anche la vista, perché regalare ad un amico una bella bottiglia valorizza ancora di più il prodotto” le parole di Riccardo Caliari, proprietario di Spolert Winery.

Non sono mancate le figure in rappresentanza delle politica al Vinitaly come Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare che ha organizzato a Vinitaly la mostra Bacco Divino con i due bacco di Caravaggio e Reni prestati dal Museo degli Uffizi di Firenze a Vinitaly 2023. Il Presidente Del Consiglio, Giorgia Meloni presente alla fiera commenta così l’importanza del vino “Il vino è stato cantato nella letteratura e nelle poesie, è stato dipinto nella nostra pittura. C’è una storia del vino, c’è una geografia del vino, c’è una letteratura del vino, c’è un’architettura del vino e una filosofia del vino”. L’importanza del vino non si ferma al valore economico” spiega Giorgia Meloni che sostiene che il vino sia soprattutto un fatto identitario e un fatto culturale. La nostra è una presenza doverosa. Sul piano economico dobbiamo ricordare che il settore vinicolo vale in Italia oltre 30 miliardi di euro e impegna oltre 870mila addetti, il primo nella bilancia commerciale del nostro “made in”. Ovviamente, è nostro interesse e dovere sostenere questo mondo, anche con il ricambio generazionale“. 
Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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