Un piatto che incarna appieno lo spirito rustico e genuino della Valtellina. Chiunque abbia avuto la fortuna di assaggiare questa ricetta tradizionale sa che non si tratta solo di un pasto, ma di un’esperienza culinaria che coinvolge tutti i sensi.
Sono molto amati e la loro fama è ormai riconosciuta, eppure ci sono delle cose che (forse) ancora non sai di loro. Prima, però, scopriamo cosa sono esattamente i pizzoccheri della Valtellina.
I pizzoccheri sono un delizioso piatto a base di farina di grano saraceno
Il cuore di questo piatto è rappresentato dai pizzoccheri, delle tagliatelle rustiche fatte con farina di grano saraceno. Questo antico cereale, coltivato nelle valli alpine, conferisce loro quel caratteristico sapore deciso e leggermente amarognolo che li rende unici.
Accompagnati dalla morbidezza delle patate, dalla dolcezza della cipolla e dalla cremosità del formaggio casera, i pizzoccheri si trasformano in un piatto avvolgente e confortante.
Non bisogna farsi ingannare dalla loro apparente semplicità: preparare dei pizzoccheri perfetti richiede maestria e rispetto per la tradizione.
Innanzitutto, la scelta degli ingredienti è fondamentale. La farina di grano saraceno deve essere di ottima qualità, possibilmente proveniente dalla stessa Valtellina, per assicurarsi di ottenere quel gusto autentico che fa la differenza. Le patate devono essere a pasta gialla e ben mature. Il formaggio da utilizzare è il casera, prodotto tipico della Valtellina, poiché il suo sapore delicato si fonde perfettamente con gli altri ingredienti, creando un equilibrio perfetto di sapori.
Ora che sappiamo di più su questa eccellenza della cucina in Lombardia, ecco 3 chicche che ti conquisteranno definitivamente e ti faranno venire una improvvisa, grande voglia di un bel piatto di pizzoccheri.
La parola pizzoccheri dovrebbe derivare dalla radice pit o piz con cui si indica pezzetto o da pinzare, termine che significa schiacciare e che farebbe dunque riferimento alla forma schiacciata della pasta.
Nasce il 2 agosto 2002 con l’obiettivo di valorizzare e difendere questo piatto della comunità valtellinese, insignito nel 2016 del marchio IGP. L’accademia si trova a Teglio, la piccola capitale dei pizzoccheri. È proprio l’Accademia del Pizzocchero di Teglio che conserva gelosamente la ricetta originale per fare i pizzoccheri.
La pasta di cui sono fatti i pizzoccheri è molto delicata, e per scolarla una volta cotta non si può usare lo scolapasta che normalmente si usa per la pasta di grano duro. È consigliabile optare invece per una schiumarola, e scolarla con molta delicatezza per non romperla e compromettere così il risultato finale del piatto.
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