Hanno un’accademia tutta loro e non solo: 3 cose che non sai sui pizzoccheri della Valtellina

Marianna Di Pilla  | 20 Apr 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti
Pizzoccheri della Valtellina, curiosità

Un piatto che incarna appieno lo spirito rustico e genuino della Valtellina. Chiunque abbia avuto la fortuna di assaggiare questa ricetta tradizionale sa che non si tratta solo di un pasto, ma di un’esperienza culinaria che coinvolge tutti i sensi.
Sono molto amati e la loro fama è ormai riconosciuta, eppure ci sono delle cose che (forse) ancora non sai di loro. Prima, però, scopriamo cosa sono esattamente i pizzoccheri della Valtellina.

Pizzoccheri della Valtellina, ingredienti e cosa sono

grano saraceno pizzoccheri
I pizzoccheri sono un delizioso piatto a base di farina di grano saraceno
Il cuore di questo piatto è rappresentato dai pizzoccheri, delle tagliatelle rustiche fatte con farina di grano saraceno. Questo antico cereale, coltivato nelle valli alpine, conferisce loro quel caratteristico sapore deciso e leggermente amarognolo che li rende unici.
Accompagnati dalla morbidezza delle patate, dalla dolcezza della cipolla e dalla cremosità del formaggio casera, i pizzoccheri si trasformano in un piatto avvolgente e confortante.
Non bisogna farsi ingannare dalla loro apparente semplicità: preparare dei pizzoccheri perfetti richiede maestria e rispetto per la tradizione.
Innanzitutto, la scelta degli ingredienti è fondamentale. La farina di grano saraceno deve essere di ottima qualità, possibilmente proveniente dalla stessa Valtellina, per assicurarsi di ottenere quel gusto autentico che fa la differenza. Le patate devono essere a pasta gialla e ben mature. Il formaggio da utilizzare è il casera, prodotto tipico della Valtellina, poiché il suo sapore delicato si fonde perfettamente con gli altri ingredienti, creando un equilibrio perfetto di sapori.

3 curiosità sui Pizzoccheri della Valtellina

Ora che sappiamo di più su questa eccellenza della cucina in Lombardia, ecco 3 chicche che ti conquisteranno definitivamente e ti faranno venire una improvvisa, grande voglia di un bel piatto di pizzoccheri.

  1. Da dove nasce il nome pizzoccheri?

La parola pizzoccheri dovrebbe derivare dalla radice pit o piz con cui si indica pezzetto o da pinzare, termine che significa schiacciare e che farebbe dunque riferimento alla forma schiacciata della pasta.

  1. Esiste un Accademia del Pizzocchero

Nasce il 2 agosto 2002 con l’obiettivo di valorizzare e difendere questo piatto della comunità valtellinese, insignito nel 2016 del marchio IGP. L’accademia si trova a Teglio, la piccola capitale dei pizzoccheri. È proprio l’Accademia del Pizzocchero di Teglio che conserva gelosamente la ricetta originale per fare i pizzoccheri.

  1. I pizzoccheri non si scolano con lo scolapasta

La pasta di cui sono fatti i pizzoccheri è molto delicata, e per scolarla una volta cotta non si può usare lo scolapasta che normalmente si usa per la pasta di grano duro. È consigliabile optare invece per una schiumarola, e scolarla con molta delicatezza per non romperla e compromettere così il risultato finale del piatto.

Marianna Di Pilla
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