4 posti dove andare in autunno in Toscana per un soggiorno di sapori d’eccellenza e paesaggi che sembrano dipinti

Francesco Garbo  | 29 Set 2024
[foto @John_Silver - Shutterstock.com/solo uso editoriale]

Colline verdi a perdita d’occhio, campi di girasoli che rendono il paesaggio colorato e degno di un quadro, cipressi che disegnano viali che dalla terra si estendono fino al cielo, luogo di natura e pace: siamo tra la Val d’Orcia e Val di Chiana.

La zona si estende tra Arezzo e Siena in Toscana e tra Perugia e Terni in Umbria per quanto riguarda la Valdichiana, mentre per la Val d’Orcia la zona si trova a nord-est del monte Amiata ed arriva fino al confine con l’Umbria. Due valli tra loro in competizione ma unite insieme dall’ingegno umano che qui è riuscito con i vigneti a creare una vera e propria eccellenza, il vino.

Qui di vini importanti ce ne sono due: il Brunello di Montalcino in Val d’Orcia e il Vino Nobile di Montepulciano DOCG in Val di Chiana. Ma il vino non è la sola eccellenza da sperimentare in questi angoli di Toscana.

Altrettanto varia è la cucina, che annovera strepitosi piatti a base di uva come la schiacciata con l’uva, il peposo al vino nobile e il maialino in salsa di mosto.

4 tappe da non perdere

Ecco quattro luoghi tra Val d’Orcia e Val di Chiana da segnare in agenda e dove pianificare un piccolo tour di questa zona all’insegna dei sapori e della bellezza paesaggistica.

  1. San Quirico e i suoi cipressi

I cipressi sono la pianta che più caratterizza le colline di questo paesaggio, a poco più di un’ora da San Gimignano si trova San Quirico d’Orcia. Qui gruppi di cipressi accolgono i turisti che fotografano ammaliati il paesaggio. Sin dai tempi antichi, i cipressi erano amati anche dagli etruschi che li coltivavano per fini ornamentali e per il loro legno. In seguito l’usanza è diventata quella di piantare i cipressi per delineare le proprietà, come una recensione di confine. In particolare i cipressi di San Quirico d’Orcia, su una collinetta nei pressi di via Cassia in località “i Triboli” anche conosciuti come i Cipressini, sono una vera e propria attrazione turistica. Lo scopo di questo boschetto era quello di creare una postazione di caccia per catturare facilmente gli uccelli.

Più avanti il piccolo borgo di San Quirico d’Orcia, nel cuore della valle a metà strada tra Pienza e Montalcino. Qui il tempo sembra non esistere, il medioevo si respira tra i vicoletti della città. In piazza della Libertà superando un portico ad arco si possono ammirare gli Horti Leonini, uno dei giardini all’italiana più belli del luogo realzzzato nel XVI come “comodità ancora delli viandanti”.

  1. Montepulciano

Siamo a cavallo tra la Val d’Orcia e la Valdichiana e qui dominano i vigneti dai quali nasce il famoso Vino Nobile di Montepulciano DOCG, impossibile non cedere a questo vino delizioso. La Piazza Grande è il vero cuore del centro storico ed è costituita dal Palazzo Comunale, da Duomo, dal Palazzo Tarugi e dal palazzo Contucci. Andando verso la Fortezza e la Chiesa di Santa Maria dei Servi potete godervi una splendida vista sul Santuario di S. Biagio.

  1. Montalcino

Anche questa città e molto famosa per il suo vino, il Brunello di Montalcino. A poco meno di un’ora da Montepulciano troviamo questo caratteristico il borgo medievale, ancora protetto dalle sue possenti mura rimasta praticamente intatto dal XVI secolo. Da non perdere il Palazzo dei Priori, sede del comune, caratterizzato da una torre alta e stretta. Il Duomo è un elegante esempio di architettura neoclassica. Non mancano le enoteche dove poter assaggiare il delizioso vino dal profumo inconfondibile. Sulla strada del ritorno vale la pena soffermarsi nella frazione di Castelnuovo dell’Abate all’abbazia di Sant’Antimo, un monastero benedettino dove durante le celebrazioni vengono ancora eseguiti gli antichi canti gregoriani.

  1. Pienza


La città nota per il suo Pecorino e come “Città ideale” del Rinascimento, Pienza è anche patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO si trova a meno di mezz’ora da Montepulciano. Questa città risulta come il miglior tentativo di preservare il nucleo urbanistico originario in perfetta armonia tra uomo e natura. Le piccole vie nascondono affacci sulle colline molto suggestivi. Impossibile fare tappa qui senza assaggiare il pane toscano, il salame di cinghiale ma soprattutto il famoso pecorino. Piazza Pio II è uno dei posti da vedere con la Cattedrale dell’Assunta, Palazzo Piccolomini, stupendo il giardino dal quale si può ammirare tutta la Val d’Orcia, e il Palazzo Comunale.

[foto copertina @John_Silver – Shutterstock.com/solo uso editoriale]

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.




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