Il ragù è uno dei piatti fondamentali della cucina italiana, uno di quelli che meglio di altri è capace di portare in un attimo una sensazione di calore e famiglia a tavola. È il piatto della domenica per tradizione, di cui ogni famiglia ha la sua versione e il suo ingrediente segreto che lo rende unico e speciale.
Un buon ragù richiede pazienza e cura nella preparazione, con cotture lunghe e lente che ne esaltano i sapori. Bisogna inoltre prestare attenzione ai formati di pasta da preferire per quel determinato ragù per ottenere un risultato ottimale.
Ogni regione d’Italia ha la sua interpretazione di questo piatto, una varietà che riflette la diversità culinaria e culturale del paese. Ogni tipo di ragù parla di una parte della cultura e delle tradizioni della regione da cui proviene, offrendo una varietà incredibile e deliziosa di sapori a chi desidera esplorare la profondità della cucina italiana.
Senza dubbio è difficile catalogare e riassumere le tradizioni culinarie italiane se e quando si parla di ragù. Noi ci vogliamo provare con questo viaggio alla scoperta di 4 ragù simbolo della cucina italiana.
Ragù alla bolognese
Pur non essendo l’unico, di certo è il più celebre dei ragù italiani. Il ragù alla bolognese è un condimento ricco e corposo fatto con carne di manzo o di vitello, pancetta, cipolle, carote, sedano, pomodoro, vino rosso e latte.
Viene tradizionalmente servito con tagliatelle all’uovo, ma è anche l’ingrediente chiave delle classiche lasagne alla bolognese.
Sul ragù alla bolognese non si transige: esiste una ricetta ufficiale depositata alla Camera di Commercio di Bologna.
A Napoli il ragù assume una forma diversa. Conosciuto anche come ragù alla napoletana, è preparato con pezzi interi di carne come salsiccia, costolette di maiale e talvolta anche braciole di manzo, che vengono lentamente brasati nel sugo di pomodoro per diverse ore.
Nel ragù napoletano la grande differenza con quello emiliano è rappresentata proprio dall’utilizzo della carne lasciata in pezzi e non tritata, resa morbida dalla lunghissima cottura a fuoco dolce.
Questo ragù è più liquido rispetto alla versione bolognese e spesso servito con pasta corta come ziti o rigatoni.
Nelle colline della Toscana, il ragù di cinghiale è una specialità, particolarmente apprezzato durante la stagione di caccia. Il cinghiale viene marinato in vino rosso e aromi, poi cucinato lentamente con pomodori, cipolle, carote e sedano.
Questo ragù selvatico è spesso accompagnato da pappardelle.
paccheri alla genovese
Nonostante il nome, il ragù alla genovese è un’altra specialità napoletana. Ed è proprio per lui che torniamo in Campania.
È un sugo a base di cipolle e manzo, dove le cipolle vengono stufate fino a diventare dolci e dorate prima di aggiungere la carne.
Questo ragù è particolarmente ricco e saporito e viene generalmente servito con pasta all’uovo come fettuccine.
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