Il Chianti è una meravigliosa zona della Toscana, sinonimo del vino più famoso: un rosso strepitoso apprezzato non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Ha una storia molto antica che affonda le radici nella tradizione vinicola secolare della regione toscana in Italia.
La vocazione della zona per la viticoltura emerse nel XII secolo, grazie al contributo dei Ricasoli e degli Antinori: nel XIII emersero i primi documenti che identificavano la zona di produzione con riferimento alla Lega del Chianti.
Il nome “Chianti” è stato ufficializzato nel 1716, quando il Granduca di Toscana, Cosimo III de’ Medici, delineò i confini della regione del Chianti. Tuttavia, la vera fama del vino Chianti arriva nel XIX secolo, quando i produttori cominciano a commercializzarlo in bottiglie, piuttosto che in damigiane. Questo contribuì a una maggiore diffusione del vino e a un riconoscimento internazionale.
Il re dei vitigni Italiani per il vino più famoso: il Chianti è principalmente composto da uve Sangiovese, dal 70 a 100%. Si parla di un vitigno molto antico che qui esprime davvero le sue doti migliori: il Chianti DOCG ha un colore rosso rubino intenso, all’olfatto floreale e fine, con un gusto sapido e morbido, che risulta decisamente armonico. Grazie alla sua struttura, il Chianti si abbina bene con piatti di una certa complessità, primi importanti o secondi come carne alla griglia e arrosti.
Vediamo ora come scegliere una buona bottiglia di Chianti e facendo una carrellata tra le tante etichette disponibili sul mercato.
Grande storia di prestigio per questa cantina che vanta una storia lunga ben trenta generazioni. Questo Chianti è un vino dai riflessi violacei, si presenta con note di fragola e lampone, al gusto un finale persistente: ideale da gustare a tutto pasto, con un buon ragù di carne o un formaggio semistagionato.
Un vino dal vivace rosso rubino, con sentori di viola mammola e note di marasca: buon equilibrio e giusti tannini all’assaggio. Questo vino è da gustare con preparazioni non troppo strutturate, come panzanella, crostini alla toscana, ma si sposa bene anche con il lardo di colonnata.
Dal celebre Castello Banfi, una tipologia di vino che porta con sé tutta la qualità di questa azienda: un calice di questo vino ci rimanda a sentori di frutta matura, pepe e tocchi vegetali. Il gusto compatto rimanda perfettamente ai sentori di frutta e spezie: questo Chianti si abbina con formaggi a media stagionatura, primi piatti con condimenti di carne e con grigliate miste.
Un vino giovane dal rosso intenso e il profumo vinoso che rimanda alla ciliegia: al gusto asciutto e leggermente tannico, nel complesso armonico. Questo Chianti è da gustare con primi piatti dal sapore deciso, arrosti di carne e formaggi a pasta molle.
Un bouquet con aromi di mirtillo, mora e prugna, un vino secco e all’acidità equilibrata, morbido e fresco. Si gusta tra i 15-18°C, perfetto in abbinamento al fegato di vitello arrosto con mele, cipolle e salsa all’aceto balsamico, curry piccante con agnello o ossobuco.
Manuela Titta, cuoca per passione, gastronomo di professione e sommelier per vocazione
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