5 curiosità che forse non sapevi sui kiwi

Francesco Garbo  | 27 Mar 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

A chi non piacciono i kiwi? Dolci e morbidi possono essere gustati senza sbucciarli direttamente con un cucchiaino come un dolce. Spesso inseriti in dessert e macedonie ma anche in succhi di frutta. Versatili in cucina e preziosi per la nostra salute, ma sappiamo davvero tutto su di loro? Probabilmente no, Ci sono almeno 5 cose che non sapete su questi preziosi frutti, ecco quali.

1. La maggior parte sono italiani

Il kiwi è originario della Cina meridionale e non della Nuova Zelanda come si può pensare. In Cina infatti si coltiva da circa 700 anni ed era considerato una prelibatezza riservata agli imperatori cinesi, oltre ad essere usato anche come pianta ornamentale. In Nuova Zelanda è stato esportato negli anni ’60. Oggi il kiwi viene coltivato in molti paesi come la Grecia, gli Stati Uniti e l’Italia che è diventata uno dei primi produttori al mondo. Infatti quello che molti non sanno è che la maggior parte dei kiwi che si consumano qui, sono prodotti in Italia. La regione di produzione principale è il Lazio che grazie al suo clima caldo in estate si è rivelato particolarmente adatto alla coltivazione di questo frutto. Precisamente a Latina la produzione di kiwi ha ottenuto anche il marchio di Indicazione Geografica Protetta.

2. Sono veri e propri integratori alimentari

Il kiwi è un vero e proprio integratore alimentare. Ricchissimo di vitamina C, vitamina E, fibre, ricco di antiossidanti che aiutano a mantenere il corpo in salute e a prevenire malattie croniche. Prezioso nella dieta degli sportivi perché ricco di potassio, con buon quantitativo di fibra che agisce in modo positivo sull’intestino. Il kiwi oltre a far bene può però anche portare sintomi di allergia da irritazione alla gola fino a reazioni anafilattiche, in genere chi è allergico alla papaya, ananas e banane spesso è allergico anche ai kiwi.

3.Hanno diverse forme e colori

Il più noto è senza dubbio il kiwi verde brillante, la varietà Hayward, che al centro ha la parte bianca circondata da semi, ma non esiste solo questo tipo di kiwi. C’è ad esempio il kiwi dalla polpa gialla più dolce e con la buccia liscia, il kiwi dalla polpa rossa con la buccia color mattone, arrivata direttamente dalla Cina grazie a una selezione operata dall’uomo. Questo tipo di kiwi ha un sapore dolce che ricorda la ciliegia, i frutti rossi ed ha molte vitamine in più rispetto al kiwi classico. Infine ci sono i kiwi versione mini, conosciuti anche come kiwi baby non hanno pelo sulla buccia e quindi possono essere mangiati interi.

4. Contengono clorofilla

Tra i pochi frutti a contenere la clorofilla, pigmento per la fotosintesi il processo vitale che permette alla pianta di assumere energia dalla luce. La clorofilla si rivela preziosa per il nostro organismo perché contiene magnesio, utile a combattere stanchezza e affaticamento. Importante anche la presenza di acido folico, essenziale per la sintesi del Dna e delle proteine.

5. Kiwi da uccello a frutto 

Il kiwi condivide il nome con un animale della Nuova Zelanda, l’etimologia infatti indica come il rapporto tra il Kiwi frutto e il Kiwi uccello siano stretti. Kiwi deriva dalla lingua maori huakiwi, letteralmente frutto del kiwi o uovo di kiwi, così chiamato perché il colore marroncino e la peluria sulla buccia ricordano il Kiwi, uccello endemico della Nuova Zelanda. Dopo essere stato esportato in tutto il mondo questo frutto prende prima il nome di kiwifruit, poi quello più breve di kiwi. Abbreviazione che però non viene usata dai neozelandesi dove la parola kiwi indica sia l’animale sia un soprannome degli abitanti della Nuova Zelanda soprattutto in occasioni sportive, come avviene i nostri atleti italiani chiamati “gli azzurri“.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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