5 curiosità sullo zafferano che non sapevi

Francesco Garbo  | 17 Nov 2023  | Tempo di lettura: 3 minuti

Lo zafferano è una spezia molto preziosa che caratterizza alcune ricette della tradizione italiana da nord a sud come il risotto alla milanese o gli arancini siciliani. In pochi sanno che lo zafferano è il pistillo di un grazioso fiore viola che nasce da un tubero. In Italia lo zafferano è riconosciuto anche da due DOP principali, quella dello zafferano di Navelli in provincia dell’Aquila e quella Sarda.

Il suo nome significa “colore giallo”

Il nome zafferano deriva da un termine arabo che significa colore giallo. Lo zafferano è probabilmente originario dell’Asia minore ma si è diffuso rapidamente in varie parti del mondo. Lo zafferano arriva in Europa nel VII grazie agli Arabi che lo introducono in Spagna. Il nome spagnolo Azafràn , deriva dall’ arabo Al Zafaran, mentre nel resto del mondo si usa la parola zafferano appunto che molto probabilmente deriva dal nome persiano Zaafran.

Gli egiziani lo utilizzavano come colorante

In un papiro egizio risalente a 1.500 anni fa si parla di questa spezia che però non era usata a scopo alimentare ma per colorare tessuti e dipinti. Fu poi grazie un passaggio di conoscienze tra culture dai musulmani agli spagnoli, dai francesi fino a tutta Europa che lo zafferano nel corso dei secoli, è arrivato anche in Italia, che nel tempo diventa uno tra i più importanti produttori.

La spezia più cara al mondo

Lo zafferano è la spezia più cara al mondo, nemmeno la vaniglia o il cardamomo riescono ad equipararla. Il motivo del prezzo elevato di questa spezia risiede nella difficoltà di coltivazione. Basti pensare che dal fiore di zafferano si raccolgono solo tre stigmi. Inoltre la raccolta viene fatta a mano in uno specifico momento della giornata, ovvero durante le prime ore del mattino. Per produrre 1 kg di zafferano sono necessari 130 mila fiori, forse questa proporzione rende l’idea.

Meglio acquistare lo zafferano in pistilli

Spesso si può incappare in frodi quindi è sempre meglio acquistare lo zafferano in stigmi, molto più sicuro e riconoscibile rispetto allo zafferano in polvere. In ogni caso in cottura è meglio non stressare lo zafferano con temperature troppo elevate e per periodi prolungati, il consiglio è quello di aggiungerlo a fuoco spento.

La storia mitologica

C’è una leggenda che si fa risalire alla mitologia greca e romana che parla dello zafferano. Si parla di  due giovani innamorati, Croco e Smilace, che scatenarono le ire degli dei e furono trasformati in due piante: Smilace nella pianta dalle foglie a forma di cuore ma con rami spinosi, la salsapariglia, Croco in un fiore viola, lo zafferano appunto. Ci sono vari tipi di questa pianta ma quello che noi consumiamo è il crocus sativus ed esiste solo se coltivato dall’uomo.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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