Le tradizioni sono sacre, soprattutto in una città come Napoli che vive qualunque cosa con una passione smodata. Tanta carica ed energia sono riservate anche al mondo culinario, che rappresenta uno dei tratti distintivi di questa città e della Campania intera, una terra talmente ricca di prodotti straordinari e di ricette favolose, che non si finirebbe mai di assaggiare le delizie proposte. Mangiare le zeppole significa essere in prossimità della festa del papà: vediamo insieme cosa offre la città partenopea per gustare al meglio questo dolce.
L’appuntamento per questo assaggio è per la festa di San Giuseppe, ma le zeppole, per nostra fortuna, cominciano a circolare molto prima: difficile trovare qualcosa di più armonico, forse tanta bontà è dovuta al suo equilibrio perfetto. Con la pasta choux leggerissima, otteniamo un impasto che può essere cotto al forno o fritto, viene poi farcito di crema pasticcera e si completa con il frutto sciroppato messo sopra.
Di solito troviamo le ciliegie posizionate sopra alla zeppola, ma a Napoli sostengono che la versione originale sia con le amarene: questa sottile distinzione è dovuta ad una differenza sostanziale nel frutto di partenza. Sebbene siano strettamente imparentati, l’amarena è una ciliegia più acida, con un suo sapore distintivo. I due frutti, quindi, presentano una diversa consistenza, apportando due gusti differenti che caratterizzano le preparazioni finali, perché il sapore tra l’amarena sciroppata e la ciliegia sotto spirito cambia parecchio.
I laboratori, le pasticcerie, i bar di Napoli sono pronti con una vera e propria invasione di zeppole: in moltissimi si prodigano a casa con ottimi risultati, ma per chi volesse fare un giro per la città ecco qualche suggerimento per gustare questo dolce meraviglioso.
Iniziamo questa carrellata con una delle pasticcerie storiche della città: situata a Porta Capuana dal 1837, grazie alla sua produzione esclusivamente artigianale, incarna perfettamente la tradizione dolciaria napoletana. La zeppola di San Giuseppe di Carraturo la troviamo sia fritta che al forno, caratterizzata dalla sua profumatissima crema pasticcera.
Il rito della zeppola qui, da Scaturchio, è sinonimo di garanzia, per un prodotto fragrante, la cui freschezza esalta davvero tutti i semplici ingredienti di questo dolce. La tradizionale frittura nello strutto è la giusta opzione per chi non vuole rinunciare al massimo del gusto, per un’esplosione di sapore.
Questi pasticceri sono i maestri degli antichi sapori, dal 1925, questo luogo custodisce i segreti dei dolci della tradizione: la sapiente lavorazione ci regala tutta la sofficità della zeppola che non tradisce mai le aspettative.
Il bancone di questa pasticceria è sempre uno spettacolo, ma con le zeppole lo è ancora di più: fritte o al forno, piccole o di grandi dimensioni e con la versione gluten free. Dal 1940 questa pasticceria sforna prelibatezze e la sua zeppola è un trionfo di croccantezza e gusto.
Ciro è il maestro pasticcere della Sanità: con le sue creazioni ha trovato un posto d’onore nel panorama della pasticceria napoletana. La sua zeppola si allinea a tutto il resto della sua produzione, per qualità e gusto incredibile: una vera garanzia.
Manuela Titta, cuoca per passione, gastronomo di professione e sommelier per vocazione
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