Il Consorzio Tutela Vini d’Irpinia nasce nel 2003 grazie al contributo di diversi viticoltori e produttori di vino. Persone che ancora oggi fanno della loro passione per la viticoltura ed il loro territorio la spinta per continuare ad investire e produrre.
A guidare quotidianamente il consorzio è l’amore e la passione per il territorio, che naturalmente implica un occhio rivolto alla sostenibilità ed alla conservazione ambientale. Obiettivo: crescita culturale che conduca ad una maggiore diffusione e visibilità delle denominazioni locali.
Anche il Consorzio vini d’Irpinia partecipa alla tappa di Borgo DiVino in Tour a Vietri sul Mare.
Il consorzio rappresenta circa 630 soci e 4 denominazioni: Fiano di Avellino DOCG, Greco di Tufo DOCG, Taurasi DOCG e Irpinia DOC. Per la produzione si seguono tecniche di produzione miste a seconda del produttore e della sua filosofia produttiva.
Il terroir influenza i vini in maniera sostanziale, dato che l’Irpinia è famosa per le sue diverse specificità. È una viticoltura di collina e dunque difficile, caratterizzata da esposizioni diverse che condizionano la crescita delle uve. Ad arricchire ulteriormente ci pensa un clima quasi di montagna, suoli vari e con forte componente vulcanica. Il combinato tra vitigni e territorio ci porta ad avere vendemmie tardive su quasi tutti i nostri vitigni.
La viticoltura in Irpinia ha un’antica tradizione. Per anni aveva subito ritardi nello sviluppo e insieme ad altre regioni d’Italia sta ora vivendo il rinascimento della vitivinicoltura nazionale post crisi del metanolo. Gioco forza tradizione ed innovazione devono intercambiarsi per stare al passo con i tempi e poter conseguire risultati di qualità che il consumatore appassionato e non richiede. Si diffondono, sempre più nuove tecniche che riflettono l’evoluzione della tecnologia con controllo della temperatura, umidità e parametri vitali della pianta.
Molte aziende associate offrono degustazioni ed esperienze in cantina a diversi costi e modalità di fruizione. L’offerta è ampia, dalla semplice degustazione post visita a tour in bici, percorsi di trekking e tante altre.
Gli sviluppi del mercato del vino sono tantissimi e purtroppo nella maggior parte dei casi sembrano quasi tutti negativi, legati alla crisi dei consumi a loro volta dovuti a tanti fattori: enorme e varia offerta di vino, questioni salutistiche, dazi. Occorre seriamente ragionare anche intorno a nuove forme di promozione del vino che possano interessare le nuove generazioni che sembrano lontanissime e ad un uso modico e soprattutto culturalmente interessato.
Tra i progetti futuri del consorzio c’è sicuramente la promozione e la valorizzazione del patrimonio locale, con la speranza che le aziende creino nuove etichette e nuovi vini che aiutino lo sforzo comune.
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