Lungo la Riviera ligure di Levante, nel suggestivo borgo marinaro di Camogli, continua a sopravvivere una tradizione culinaria antichissima: la galletta del marinaio. La galletta del marinaio, è un tipo di pane che sfida il tempo, rimanendo croccante e delizioso fino a un anno dalla sua produzione. Questa focaccina bassa e croccante, viene prodotta ancora oggi dallo storico forno che da 140 anni sforna le gallette del marinaio: il Panificio Maccarini a San Rocco di Camogli. Questo pane quindi, non solo racconta storie di antiche traversate marittime ma rappresenta anche un legame profondo e indissolubile con la cultura e le tradizioni di questa regione.
Camogli marina
La galletta del marinaio ha una consistenza e un sapore unici: realizzata con pochi e semplici ingredienti come farina, acqua e lievito di birra, questo pane ha una straordinaria capacità di conservarsi nel tempo. Questa longevità è dovuta alla particolare lavorazione dell’impasto che impedisce la formazione di muffa e il deteriorarsi del sapore. Caratteristica che la rendevano particolarmente adatta per accompagnare i marinai nelle loro lunghissime traversate in mare. A differenza di altri tipi di pane, la galletta del marinaio si presenta dura e croccante, tanto che i marinai la bagnavano spesso in acqua di mare per ammorbidirla e renderla più facile da consumare, durante le loro lunghe traversate in cui l’acqua dolce era preziosa e scarsa.
Galletta del marinaio.[foto panificiomaccarini.com / solo uso editoriale]
La storia della galletta del marinaio, affonda le sue radici in tempi antichissimi, basti pensare che si hanno notizie di un pane simile già nelle opere di Plinio, che descrive il “panis nauticus”, un pane portato a bordo dai marinai dell’antichità. Tuttavia è nel 1500 che lungo le coste liguri si consolida l’abitudine di impastare farina e acqua per creare piccole schiacciate dure, precursori delle più moderne gallette del marinaio. Questi pani, noti come “bizcocho” in spagnolo, vengono menzionati anche da Cristoforo Colombo in una lettera a Isabella di Castiglia, sottolineando la loro vitale importanza nelle traversate verso le Americhe.
La galletta del marinaio poi si è evoluta nel tempo, mantenendo comunque la sua caratteristica principale: la lunga conservazione. La diffusione di questo speciale prodotto subì una svolta proprio grazie al Panificio Maccarini che dal 1885 produce con successo questa storica galletta seguendo fedelmente una ricetta di famiglia. Nel 1951, Mario Maccarini, noto come “il gallettiere”, aumentò la produzione facendo conoscere questo prodotto al di fuori del territorio ligure.
Galletta del marinaio [foto panificiomaccarini.com / solo uso editoriale]
Sebbene oggi la galletta del marinaio non venga più utilizzata sulle navi mercantili, rimane un prodotto importantissimo della cucina ligure. In particolare, due piatti della tradizione in cui la galletta del marinaio gioca un ruolo fondamentale sono la capponada e il cappon magro. La capponada è un’insalata di pesce conservato, capperi e olive, nella quale la galletta del marinaio viene spezzata e mescolata. Questo piatto semplice è un esempio perfetto di cucina marinara nata dall’esigenza di conservare il cibo per lunghi periodi. Il cappon magro invece, è una versione più elaborata della capponada, arricchita con strati di pesce, verdure e salse, che rappresenta una delle ricette più tradizionali della cucina ligure. Alcuni vini locali come il Vermentino o il Pigato, con i loro sapori freschi e minerali, sono il completamento perfetto alla croccantezza e semplicità della galletta del marinaio e dei piatti che va a comporre.
La galletta del marinaio dunque è un simbolo che va ben oltre il cibo, è un pezzo di storia che racconta di viaggi, di navigazioni lontane e soprattutto di una cucina che ha saputo adattarsi alle necessità dei tempi. Assaggiare la galletta del marinaio significa esplorare sapori che hanno attraversato i secoli e che ancora oggi ci conquistano con la loro semplicità e autenticità.
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