I canali ci sono, le piazze d’autore anche: la piccola Venezia dell’entroterra è la perla segreta che incroci a due passi dall’originale

Marianna Di Pilla  | 12 Giu 2025

Hai mai pensato a Treviso per un weekend o una fuga gastronomica? Magari l’hai sempre considerata solo come una tappa di passaggio verso Venezia. E invece Treviso è una città elegante, viva, genuina, capace di stupire con la sua architettura raffinata, i canali che scorrono tra le case, i mercati rionali, le osterie tipiche e – udite udite – il tiramisù originale.

Perchè Treviso è la piccola Venezia dove si mangia (e si vive) da re, una città che non grida, ma sussurra, che non si mostra subito, ma si lascia amare poco a poco.

Con i suoi canali, le piazze silenziose, i profumi del mercato e i sapori intensi dei suoi piatti, è il luogo ideale per chi cerca un’esperienza autentica, lontana dalle folle ma ricca di emozioni.

Cosa vedere a Treviso

treviso

Il cuore di Treviso è raccolto, raffinato e perfettamente a misura d’uomo. Basta iniziare a camminare per rimanere colpiti da Piazza dei Signori, con il suo Palazzo dei Trecento, la Torre Civica e i portici eleganti. Poco distante, Calmaggiore è la via dello shopping, costellata di boutique e caffè storici.

Ma il vero fascino è nei canali. Sì, perché Treviso è attraversata dal fiume Sile e da una fitta rete di corsi d’acqua. L’Isola della Pescheria, un isolotto con mercato ittico giornaliero, è una delle zone più suggestive. Non perderti il Canale dei Buranelli, con case colorate e balconi fioriti che sembrano usciti da un quadro.

Treviso conserva una cinta muraria cinquecentesca con porte monumentali come Porta San Tomaso, Porta Santi Quaranta e Porta Altinia. Una passeggiata lungo i bastioni è ideale per godersi un po’ di verde e scoprire scorci nascosti.

Il Duomo di San Pietro Apostolo è una miscela affascinante di stili architettonici. All’interno custodisce la celebre Annunciazione di Tiziano. Nei dintorni, meritano una visita i Musei Civici di Santa Caterina, ospitati in un ex convento e ricchi di arte veneta, affreschi e archeologia.

Ovunque in città troverai fontane rinascimentali, piccoli mulini ad acqua ancora funzionanti e installazioni artistiche contemporanee. Treviso è anche molto attenta all’arte urbana e alla street art, con murales e dettagli creativi che animano il centro.

Cosa mangiare a Treviso

Tiramisu
Tiramisu

Qui viene il bello. Se ami la cucina semplice ma saporita, fatta di ingredienti freschi, di stagione e con un tocco rustico, Treviso ti conquisterà in pochi bocconi.

Perchè è un gioiello veneto che merita di essere vissuto fino all’ultimo morso (di tiramisù e non solo).

Partiamo dalla vera star: il radicchio rosso tardivo, IGP, dalla forma allungata e dal sapore amarognolo e croccante. Si mangia crudo in insalata, alla griglia, saltato in padella o mantecato nel risotto. Il risotto al radicchio è un piatto da non perdere, specie nei mesi freddi.

I bigoli in salsa, pasta simile a spaghetti grossi conditi con cipolla e acciughe, sono un primo rustico e irresistibile. Ottimi anche con il ragù d’anatra o con salsiccia e radicchio.

Tra i salumi locali, spicca la soppressa trevigiana, morbida, aromatica, perfetta in un panino o su un tagliere accompagnato da pane casereccio e un calice di Raboso.

In Veneto il baccalà alla vicentina è sacro, e anche a Treviso lo trovi spesso nei menù: cremoso, profumato, servito su una fetta di polenta calda. Da provare anche la polenta e osei (con piccoli uccelletti da caccia, dove ancora permesso, o in versione rivisitata).

E infine sì, è proprio qui che pare sia nato il tiramisù. Alcuni dicono a Treviso, altri a Tolmezzo. Ma qui ne fanno una religione, e ogni pasticceria ha la sua ricetta segreta. Cremoso, con savoiardi bagnati nel caffè e spolverata di cacao. Se vuoi assaggiare l’originale, passa alla Pasticceria Nascimben, oppure al ristorante Le Beccherie, dove si dice sia nato il dolce.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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