Matera non smette mai di sorprendere, più la si guarda più ci si innamora. Non è una semplice città, ma un luogo magico che non può essere raccontato; si deve vivere. Passeggiando tra i vicoli che si arrampicano sui pendii, lo sguardo incontra scorci incredibili da lasciare senza fiato, ma la cosa che più sorprende è la presenza di case e chiese scavate all’interno della roccia. Matera è patrimonio dell’UNESCO e Capitale Europea della Cultura 2019, ma soprattutto è un borgo che merita di essere scoperto, visitato in ogni angolo. Oltre ai Sassi, merita una sosta il Parco delle Chiese Rupestri, il Museo Nazionale Domenico Ridola e la Cripta del Peccato Originale, spesso definita la “Cappella Sistina” del rupestre. Proprio in questo contesto, tra pietra e mito, nasce un nuovo racconto, che affonda le radici nella Magna Grecia. Si tratta del Moyseion, un progetto davvero coraggioso, ovvero un hotel-museo dedicato alla cultura, all’arte e al cibo della Magna Grecia.
Difficile definire cosa sia il Moyseion, perché non è un hotel, ma non è neanche un museo, è un’esperienza unica che reinterpreta totalmente i canoni dell’ospitalità e delle visite museali. L’obiettivo è superare la narrazione stereotipata della civiltà contadina materana, per valorizzare invece il ricchissimo e spesso dimenticato, patrimonio archeologico e simbolico della Lucania e della Magna Grecia. Non ci sono teche o didascalie, ma riti, esperienze sensoriali e partecipazione attiva. Qui il visitatore non è un osservatore passivo, ma un “abitante temporaneo” che viene spinto a vivere un viaggio sensoriale e intellettuale a ritroso nel tempo. L’hotel-museo si sviluppa in sedici abitazioni scavate nel tufo, ognuna progettata come un’immersione archeologica in epoche diverse. Ci sono camere che evocano il Neolitico, altre ispirate alla civiltà enotria. Le sistemazioni più iconiche sono però quelle dedicate alla Magna Grecia, con colonne e mosaici. L’immersione nel passato continua anche con il Santuario delle Acque, una SPA progettata come un complesso termale ellenistico. Distribuita su due livelli scavati nella roccia, ospita una piscina riscaldata circondata da statue di Demetra, Persefone e Ninfe, e vasche rituali inferiori. I mosaici che decorano i pavimenti sono copie fedeli di quelli rinvenuti negli scavi di Kaulonía e Herakleia. Un altro elemento che lo distingue da un classico albergo è l’assenza dei classici receptionist o concierge, al loro posto ci sono archeologi, filologi, storici dell’arte e musicisti. Professionisti del settore che guidano gli ospiti attraverso i rituali, suonano la lira durante il simposio, e raccontano e descrivono i reperti. Tutto ciò rende il Moyseion molto più di un hotel, ma un luogo di riti, racconti e bellezza in cui si vive la storia.
Il viaggio a ritroso nel tempo raggiunge il suo apice a tavola. Gli ospiti oltre a scoprire le tracce del passato lo rivivono mangiando i piatti dell’epoca. La filosofia gastronomica del Moyseion è un meticoloso lavoro di rielaborazione storica. La giornata inizia con l’Akratismòs, la colazione dell’antichità. La sera, invece, gli ospiti prendono parte al Simposio, non è un semplice aperitivo, ma una rievocazione filologica del convivio greco. La tavola è un tripudio di focacce speziate, dolci di ricotta e fichi, formaggi caprini, salumi, crema di ceci, salse di cipolla selvatica e frutta secca. Tutto ciò avviene mentre musicisti in abiti d’epoca, suonano strumenti come l’aulos e la lira, creano una colonna sonora per questa immersione nella Magna Grecia.
Abbiamo già parlato in passato di San Gimignano, la Manhattan del medioevo. La ...
Bra, incantevole cittadina in provincia di Cuneo nel cuore del Piemonte, è un luogo ...
Piccola isola vulcanica (come Pantelleria) situata nel Mar Tirreno in Sicilia, è ...
C'è un angolo dell'Umbria dove il tempo sembra scorrere più lento, dove le acque ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur