Nel cuore del Lazio e in provincia di Roma, sulle propaggini occidentali dei Monti Sabatini vicino al Lago di Bracciano: ecco dove si incontra l’affascinante borgo di Canale Monterano, noto per la sua ricca storia, le bellezze naturali e le tradizioni culturali.
Canale Monterano, cosa vedere
Il borgo ha mantenuto intatto il fascino del passato e ancora oggi conserva numerosi monumenti che testimoniano la sua lunga storia.
Una delle maggiori attrazioni di Canale Monterano è l’Antica Monterano, un borgo abbandonato agli inizi del XIX secolo, immerso nella riserva naturale. Qui sono ancora visibili i resti di un castello, di una chiesa e di uno straordinario acquedotto romano ad arcate. Gian Lorenzo Bernini è l’artefice dei monumenti in arte barocca nell’antica città abbandonata.
Istituita nel 1988, la Riserva Naturale Monterano tutela uno degli angoli più rappresentativi e intatti della Tuscia Romana, tra i Monti della Tolfa e i Monti Sabatini. La riserva copre oggi poco più di 1.000 ettari di terreno, che custodiscono una grande varietà di ambienti e una esuberante biodiversità.
Immerso in un bosco di castagni, noccioli e faggi, l’Eremo di Montevirginio prese forma nei primi anni del ‘600 quando gli Orsini di Bracciano e di Monterano lo fecero costruire.
Canale Monterano è inoltre rinomata per le sue tradizioni culturali, tra cui il Palio delle Contrade che si svolge ad agosto. Questo evento celebra le antiche usanze del borgo e coinvolge la comunità locale in una serie di competizioni e festeggiamenti.
Canale Monterano, cosa mangiare
La cucina e i prodotti gastronomici di Canale Monterano sono quelli della Maremma Laziale, con piatti semplici e genuini che sono un gustoso incontro tra sapori del Lazio ma anche dell’Umbria e della bassa Toscana. Tra i piatti tipici spiccano infatti specialità come le pappardelle ai funghi e al sugo di cacciagione, che esaltano i sapori autentici del territorio e che non sarebbe strano trovare anche in borghi della Maremma toscana come Pitigliano.
Ciò che rimane invece una vera e propria esclusiva di Canale Monterano è il suo pane. Il Pane di Canale Monterano è un tipo di pane preparato con farina di grano tenero tipo 0 e 00, acqua leggermente alcalina, fornita dall’acquedotto comunale e lievito madre. Il lievito madre si ottiene immettendo nell’impasto di acqua e farina, circa 2% di pasta acida del giorno precedente.
Il pane storico di Canale Monterano prende origine nei primi anni del 1500 con una tradizione che risale a oltre 400 anni fa. In questa epoca l’antica città di Monterano conobbe un periodo di intensa immigrazione di boscaioli umbri e toscani (chiamati Orsini feudatari territorio) a disboscare la Silva Mantiana, estrema propaggine della Silva Cimino, che era stata capace, a causa della propria impenetrabilità, di fermare per diversi secoli gli antichi romani, proiettati alla conquista dell’Etruria.
Questi lavoratori portarono con sé le loro tradizioni, tra cui la panificazione senza sale. Nel 2003, il Pane di Canale Monterano è stato inserito in un piano di qualificazione e identità dei prodotti agro-alimentari, denominato “Il buono va piano”, in riferimento ai tempi prolungati della lievitazione naturale.
Il Pane di Canale Monterano ha ottenuto la concessione del marchio di qualità istituito dalla Riserva Naturale per i prodotti del suo territorio. Inoltre, è stato riconosciuto come presidio Slow Food, a testimonianza del suo valore culturale e gastronomico.
Per assaporare il vero Pane di Canale Monterano, è consigliabile visitare direttamente il comune di Canale Monterano, dove alcuni forni tradizionali continuano a produrlo secondo le antiche ricette. Ad esempio, il Forno Fratelli Pasquali è noto per la produzione di questo pane tipico.
Alcuni ristoranti della zona, come il Ristorante Da Vicerè, offrono inoltre pane e pasta fatti in casa, permettendo ai visitatori di gustare il Pane di Canale Monterano in abbinamento ai piatti tradizionali locali.
[foto copertina @ValerioMei, Shutterstock.com/solo uso editoriale]
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