A Roma è una vera istituzione: cosa sapere sulla pinsa romana, lo street food buono e digeribile e 3 posti dove mangiare la migliore pinsa di Roma

Marianna Notti  | 28 Gen 2025
pinsa a roma

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la pinsa romana è un prodotto moderno che nasce nei primi anni 2000 dalla geniale intuizione di Corrado Di Marco, fondatore dell’azienda di farine e miscele che porta il suo nome. L’idea di fondo era quella di proporre un prodotto alternativo alla pizza, che fosse altrettanto buono, ma più leggero e più digeribile, così, con l’aiuto della moglie, nutrizionista, il signor Di Marco mise a punto una miscela di farine molto particolare e inventò la pinsa. Un prodotto che, di lì a pochi anni, sarebbe stato conosciuto e consumato in tutto il mondo, proprio come la pizza.

Il segreto della digeribilità della pinsa romana

Pinsa Romana digeribilità

La ricetta originale della pinsa romana prevede che si impieghi una miscela di farine specifica, perfettamente calibrata, che contiene non solo farina di frumento, ma anche farina di riso e soia e pasta acida essiccata. Un altro elemento chiave per la digeribilità del prodotto è la lunga maturazione, ovvero il tempo in cui l’impasto deve “riposare” a temperature piuttosto basse (quelle di un frigorifero, indicativamente) affinché al suo interno si sviluppino gli aromi, e gli zuccheri complessi si scompongano in zuccheri semplici, migliorando la digeribilità del prodotto. Senza dimenticare l’altissima idratazione dell’impasto, ovvero la percentuale di acqua calcolata sul peso della farina, che si aggira intorno all’80 per cento. Dall’insieme di queste tecniche produttive risulta un prodotto molto leggero e digeribile e, a detta degli esperti, meno calorico della pizza: 100 grammi di pinsa, infatti, forniscono 180 calorie, contro le 250 di un etto di pizza.

Non solo digeribile, la pinsa è anche buonissima

L’elevata percentuale di acqua nell’impasto e i corretti tempi di maturazione, danno origine a un prodotto eccezionale. Dalla forma ovale e dimensioni variabili, la pinsa è amata e apprezzata soprattutto per la sua deliziosa crosticina croccante, che racchiude un interno morbido e molto alveolato. Per ottenere queste caratteristiche gioca un ruolo fondamentale anche la cottura. L’impasto, infatti, dato il contenuto di acqua è molto morbido e per stabilizzarlo è necessaria una pre-cottura ad alta temperatura. In questa fase l’impasto si sviluppa garantendo la sofficità all’interno. La cottura finale, invece, avviene a temperature più dolci e serve per asciugare la superficie del prodotto per conferirgli la croccantezza perfetta.

pinsa romana digeribilità
L’impasto della pinsa romana è leggerissimo e molto digeribile

La pinsa è un perfetto street food, ma è anche un pasto completo, da consumare al piatto, comodamente seduti in una delle tante pinserie che si trovano non più solo a Roma, ma in tutta Italia e nel mondo. E le farciture? Spaziano fin dove arriva la fantasia dei pinsaioli, che ai grandi classici affiancano anche abbinamenti ricercati. Un po’ come per la pizza da degustazione, anche per la pinsa ci sono farciture che potremmo definire “gourmet”.

3 posti dove mangiare la pinsa a Roma

  1. La Pratolina
    Indirizzo: Via degli Scipioni, 248, Roma
    Situata nel cuore del quartiere Prati, La Pratolina è un punto di riferimento per gli amanti della pinsa romana. Attiva da oltre vent’anni, questa pinseria è famosa per il suo impasto a lunga lievitazione, che garantisce una croccantezza esterna e un interno soffice e leggero. Le farciture spaziano dai classici come la pinsa con pomodoro, mozzarella e basilico, a varianti gourmet con ingredienti stagionali e creativi, come carciofi, guanciale croccante e pecorino. L’ambiente accogliente e il servizio cordiale rendono La Pratolina una tappa obbligata per chi visita Roma.
  2. Pinsere
    Indirizzo: Via Flavia, 98, Roma
    Pinsere è una delle pinserie più apprezzate dai romani e dai turisti. Questo locale informale, situato vicino a Piazza della Repubblica, si distingue per l’ampia varietà di pinse artigianali. L’impasto, lievitato fino a 72 ore, è leggero e fragrante, mentre le farciture includono combinazioni classiche e innovative. Tra le più amate ci sono la pinsa con ‘nduja e cipolla rossa di Tropea, e quella con speck, fichi e bufala. Perfetto per una pausa pranzo veloce ma di qualità, Pinsere è un luogo che soddisfa sia gli amanti della tradizione che chi cerca sapori nuovi.
  1. Il Ponticello
    Indirizzo: Via Ostiense, 427, Roma
    Nel vivace quartiere Ostiense, Il Ponticello è rinomato per la qualità della sua pinsa e per la varietà delle proposte. Qui, l’impasto viene preparato seguendo rigorosamente la ricetta tradizionale, con una lievitazione di oltre 48 ore per garantire leggerezza e digeribilità. Le farciture sono curate nei minimi dettagli, utilizzando ingredienti freschi e spesso a chilometro zero. Tra le specialità della casa spiccano la pinsa con crema di zucca, guanciale croccante e pecorino, e quella con mortadella e pistacchi. Il locale offre anche un’ampia selezione di birre artigianali, perfette per accompagnare ogni morso.

Come preparare la pinsa romana in casa?

Preparare la pinsa in casa non è impossibile, basta armarsi di pazienza e, possibilmente, utilizzare una miscela di farine ad hoc, già calibrata per questo impiego. In alternativa è possibile miscelare in casa farina di frumento tipo “0”, farina di riso e farina di soia (indicativamente circa 650 grammi di farina di frumento, 30 grammi di farina di riso e 20 di farina di soia). Per queste dosi saranno necessari 3 g di lievito di birra secco e mezzo litro d’acqua, da incorporare poca alla volta. A impasto quasi ultimato si aggiungono 15 g di sale e 10 ml d’olio. L’impasto dovrà ora riposare in frigorifero, coperto con pellicola, per almeno 24 ore, prima di formare i panetti e lasciarli lievitare a temperatura ambiente per qualche ora. Una volta stese, le pinse devono essere cotte in forno ben caldo, meglio ancora se sulla pietra.

 

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