Ne consumiamo circa 6 kg ogni anno, è un fresco e dolce refrigerio durante l’estate e si abbina perfettamente alla panna. Parliamo ovviamente del gelato. Ormai grazie all’impegno crescente di artigiani gelatieri questo prodotto sta uscendo sempre di più dal suo cono d’ombra (perdonerete il gioco di parole). Si parla spesso di gelati fatti artigianalmente a favore di quei gelati che di artigianale hanno ben poco.
Siamo stati qualche tempo fa nella gelateria Giuffrè dove è stata inaugurata la Zona Neutra del gelato. Ma cos’è la Zona Neutra del gelato e dove si trova questa gelateria romana? Scopriamolo insieme in quest’articolo.
La Zona Neutra del gelato nasce a Trastevere nella gelateria “Da Giuffrè”, in questa particolare zona, appassionati e professionisti, potranno condividere esperienze, lontano da qualsiasi forma di competizione, promuovendo una cultura del gelato fondata sul dialogo, sull’esplorazione congiunta e sulla celebrazione della diversità di interpretazioni e tecniche.
Noi siamo stati all’evento di Inaugurazione di questa particolare zona dedicata al gelato, oltre ad Alessandro Giuffrè era presente anche Francesco Dioletta, ambasciatore del gusto 2024, proprietario delle Gelaterie Duomo, 3 coni Gambero Rosso.
“C’è bisogno di divulgazione, di una cultura del gelato. Bisogna approfondire l’argomento, far capire i principi base su cui si fonda questa arte. Perché fare il gelato artigianale è un’arte.” Spiega Dioletta: “Fare gelateria è un processo complesso. Implica un’organizzazione scientifica, strutture, macchinari, personale, ricerca e sviluppo”.
“La zona neutra” racconta Alessandro Giuffrè, “nasce proprio per questo: parlare di gelato e far parlare di gelato. Bisogna incoraggiare la stampa a parlare delle differenze e dei diversi modi di fare questo prodotto. Lo scopo di questo progetto secondo me? Condividere conoscenze, innovazione, ma anche il rispetto reciproco. Un luogo “neutro”, appunto, che permetta di valorizzarsi a vicenda”.
Gelateria Roma
In quest’occasione abbiamo avuto la possibilità di assaggiare il L’Atte di Francesco Dioletta. Si avete letto bene, non è un’errore di scrittura “si chiama così perché ha a che fare con l’Aquila. Se ci pensate è l’unica unica città con articolo davanti.” Racconta Dioletta che è riuscito a concretizzare un progetto ambizioso che porta nelle sue gelaterie un latte pregiato, proveniente dalla vacca pezzata rossa e garantito da un bollino che serve a tracciare la filiera di un allevamento non intensivo. La produzione si aggira intorno alle 100 bottiglie al giorno, principalmente usate per il gelato, in piccola parte venduto dai bar e dalle botteghe di zona.
“Questo latte nasce da progetto molto grande, ma che si è concretizzato solo negli ultimi due anni e mezzo. Alle spalle c’è una collaborazione con un allevatore abruzzese, con una piccola stalla situata a Paganica (AQ), che ha una conoscenza infinita. Addirittura, conosce le sue vacche per nome!”
La gelateria come la pasticceria hanno bisogno di sapere, ricerca per tecniche sempre più evolute e di consapevolezza sia da parte di chi produce ma anche e soprattutto da parte del consumatore finale.
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