Basta fare un passo e ci si ritrova affacciati su un orizzonte che ha sedotto poeti, dopo due passi compare quasi per magia un calice di Fiano di Avellino tra le mani, e dopo tre ci si sente già rapiti dai profumi di basilico e limone che danzano nell’aria.
Benvenuti alla Terrazza Mediterraneo Italian Bistrot, l’indirizzo che oggi ridefinisce il concetto di “vista mare” sulla costiera, sospeso fra il blu del Golfo di Napoli e il candore della tradizione gastronomica campana.
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La Terrazza Mediterraneo Italian Bistrot non è l’ennesimo locale “vista mare” della penisola: è un racconto stratificato di storia alberghiera, talento culinario e paesaggio sensoriale.
Siamo a Sant’Agnello, frazione elegante di Sorrento, su Piazzetta Marinella (Via Nuovo Rione Cappuccini 20/22): pochi gradini in pietra lavica e le ruote della vita urbana si dissolvono in un silenzio di brezze marine.
Il bistrot, aperto tutti i giorni dalle 9 alle 24 (colazione-cocktail-cena da aprile a ottobre), appartiene all’ecosistema dell’Hotel Mediterraneo, cinque stelle che festeggia sessant’anni di accoglienza.
Sedersi qui significa godere di un palco privilegiato sul tramonto, con Positano che s’allunga all’orizzonte come una tavolozza di luci rosa e arancio.
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Al timone dei fornelli c’è Giuseppe Saccone, chef originario di Torre del Greco, formatosi alla scuola immensa di Gualtiero Marchesi. La sua è una cucina “Mediterraneo contemporaneo”: ingredienti a chilometro zero, leggerezza di cotture e l’irrinunciabile tocco identitario – dai pomodori di Sorrento alla burrata pugliese – che rende il piatto un racconto di territorio. In sala, il resident chef Alessandro Bisconti orchestra una brigata giovane che sorride con la stessa disinvoltura con cui impiatta.
La materia prima dell’arredo è la luce: tavoli in teak chiaro, sedie director’s style color crema, cuscini carta-da-zucchero.
Al calar del sole ogni oggetto flette l’ombra in direzione del Vesuvio, trasformando la terrazza in un open-air lounge con dj-set soft e il frinire delle cicale a fare da metronomo. La sala interna, con grandi vetrate scorrevoli, conserva la stessa palette ma regala riparo nelle serate di maestrale.
Un dress-code? “Casual Dress”, recita la scheda di prenotazione: bermuda sartoriali e camicia di lino sono più che sufficienti per sentirsi di casa.
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Dalle 9.00 alle 11.45 la Terrazza serve colazioni che raccontano l’Italia ben oltre l’espresso: la “Full Breakfast” (caffè Lavazza Tierra, spremuta di agrumi costieri, yogurt bio, torta del giorno, frutta fresca, un piatto salato a scelta) è un compendio di energia e finezza. Per chi ama il dolce puro, la mini-sfogliatella tiepida si schiude in strati fragranti che profumano di cannella e miele. Interessante il capitolo “salato mattutino”: qui il Sweet & Sour Croissant ripieno di prosciutto di Parma e caciocavallo porta l’idea di brunch oltre ogni cliché.
La carta lunch (12:15-15:00) alterna piatti-icona locali a proposte glocal. Il Club Sandwich con patatine è un omaggio cosmopolita, ma con guizzi partenopei dati dall’uovo bio e dalla maionese profumata al limone di Massa Lubrense. Tra le insalate spicca la Caprese – mozzarella di bufala casertana, pomodoro cuore di bue, basilico – mentre i primi si accendono d’estate con gli Spaghetti al pomodoro “doppio colore” (corbarino rosso e giallo). Da non perdere i Gnocchi alla sorrentina in terracotta, dove la mozzarella fila lenta come la vita in costa.
Dalle 18:30 la Terrazza cambia abito cromatico e la cucina vira su toni più intensi. L’ouverture perfetta? Ostriche San Michele con dressing agli agrumi vesuviani, seguite da una Tartare di gambero rosso con profumo d’arancia locale. Tra i primi, i Linguine all’astice sono un inno alla lucidità del mare: mezza chela nel piatto, mantecatura con pacato corbarino, prezzemolo di montagna. Il secondo che più rappresenta Saccone è il Filetto di manzo al pepe rosa, minimalista ma rotondo, servito con insalata di rucola e datterino. Finale nel segno di Sal De Riso: Delizia al limone – chantilly che sembra nuvola, pan di Spagna inzuppato di sciroppo di sfusato amalfitano.
[foto copertina da account Instagram @terrazza_mediterraneo_bistrot]
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