La Pasqua è una festività molto importante in Italia, caratterizzata da una ricca tradizione culinaria che varia da regione a regione. Tra i piatti più iconici e tradizionali associati alla Pasqua, quello legato a Roma è sicuramente l’abbacchio alla romana: questo piatto prelibato è un vero e proprio simbolo della cucina capitolina e viene preparato con cura e dedizione durante le celebrazioni pasquali in tutte le case, le trattorie e i ristoranti.
L’abbacchio alla romana è una specialità gastronomica che affonda le sue radici nella storia millenaria di Roma e della sua cucina. Il termine “abbacchio” deriva dal latino “abbatus”, che significa agnello appena nato o di età molto giovane, generalmente sotto i 45 giorni di vita. Questo tipo di carne, tenera e delicata, tradizionalmente utilizzata per preparare l’abbacchio alla romana, viene cotta con aromi mediterranei come aglio, rosmarino, pepe nero e vino bianco.
La tradizione di consumare l’abbacchio alla romana durante la Pasqua ha radici profonde nella cultura romana e nella religione cattolica.
La Pasqua, infatti, è la festa cristiana che celebra la resurrezione di Gesù Cristo, simboleggiando la rinascita e la vita nuova e l’abbacchio, simbolo di innocenza e purezza, è associato ad essa in quanto richiama l’agnello pasquale dell’antico testamento e rappresenta il sacrificio di Cristo per la redenzione dell’umanità. Questo legame tra l’abbacchio e la Pasqua risale addirittura all’antica Roma, dove l’agnello era considerato un animale sacro e veniva offerto in sacrificio agli dei durante le festività religiose.
Durante le celebrazioni pasquali a Roma, le famiglie si riuniscono intorno alla tavola per gustare questo che è considerato il “piatto nobile delle feste” (anche natalizie) insieme ad altri piatti tipici della Pasqua, come la colomba e le uova di cioccolato. L’abbacchio alla romana è spesso servito con contorni semplici ma gustosi, come patate arrosto o carciofi alla romana, che completano perfettamente il pasto festivo.
La sua storia antica e la sua ricetta tradizionale rendono questo piatto un simbolo della cultura e della tradizione culinaria romana, che continua a essere tramandata di generazione in generazione durante le festività pasquali. La sua preparazione richiede cura e dedizione, e il suo sapore ricco e avvolgente.
La carne di abbacchio viene servita in vario modo: troviamo le costolette di abbacchio allo scottadito, unte di strutto e cotte alla brace, l’abbacchio alla cacciatora rosolato a pezzetti nello strutto e cotto per 45 minuti con aglio, salvia e rosmarino ed annaffiato con salsa di acciughe e il classico l’abbacchio alla romana rosolato intero in aglio, olio e prosciutto a pezzettini, cotto con rosmarino, aceto e pepe ed infine servito con patate al forno.
Ma dove gustare queste specialità? A San Giovanni troviamo il Ristorante Roberto e Loretta, sorto sulle ceneri di uno storico locale romano, che si ispira negli arredi agli anni Cinquanta, a Monti c’è la Taverna Romana, a due passi dalla Piramide la Taverna Cestia che, da oltre 50 anni propone i sapori più autentici della cucina romana e Monteverde la trattoria Da Cesare si respira il fascino discreto della cucina romana, solo per citare alcuni locali tipici nei quali “leccarsi i baffi”.
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