Ad oltre 1400 metri c’è uno dei borghi dipinti più belli d’Italia: qui il pane storico si cuoce ancora nel forno comunitario che spunta tra i murales

Antonia Festa  | 13 Lug 2025

Sulle Alpi Cozie, nella Val Chisone e a circa 100 chilometri da Torino, si trova Usseaux, uno dei borghi più belli d’Italia. È un paesino a situato a 1.416 metri di altitudine, peculiare per le case in pietra e legno, i vicoli stretti, i murales sui muri, i pascoli e le foreste, dove è possibile fare un vero e proprio salto indietro nel tempo e respirare un’atmosfera quasi fiabesca. Non è, però, un luogo adatto solo agli amanti della montagna, perché Usseaux è un museo “vivente”, perfetto per immergersi nella cultura alpina e staccare dallo stress della vita quotidiana. In ogni stagione dell’anno, questo posto offre esperienze straordinarie: escursioni tra il foliage autunnale, ciaspolate nei sentieri innevati e picnic primaverili ed estivi tra i pascoli. Si tratta della meta eccezionale per una vacanza rigenerante.

Usseaux e il suo fiabesco centro storico come testimonianza dell’arte alpina


Usseaux e il suo fiabesco centro storico come testimonianza dell’arte alpina

La prima sensazione che si prova appena giunti a Usseaux è quella di calma e spensieratezza. Nel piccolo centro abitato è possibile ammirare la classica architettura alpina, con pietra e legno, tetti in lose e balconi decorati con fiori colorati. L’atmosfera che si respira è semplice e autentica e in ogni angolo del paese si scorge un forte senso di appartenenza per la storia e le tradizioni. Si possono ancora ammirare le mangiatoie e i lavatoi pubblici, gli attrezzi agricoli nei giardini delle case e le vecchie stalle.

Usseaux è uno straordinario luogo di arte e cultura; tra i siti più significativi, c’è il Museo del Gusto e delle Tradizioni Alpine, in cui è conservata una vasta gamma di oggetti della vecchia vita contadina, utilizzati per lavorare i campi o sbrigare le faccende domestiche. Gli appassionati della storia e dell’architettura militare, invece, possono fare un salto al Forte di Fenestrelle, a pochi chilometri dal centro; conosciuto come la “Grande Muraglia piemontese“, è una delle costruzioni più grandi d’Europa. Merita una visita anche l’antica Cappella di San Rocco, in cui sono conservati affreschi bellissimi, immersi in un panorama naturalistico che evoca una forte spiritualità. Vicino al borgo di Usseaux, inoltre, sorgono altre quattro borgate alpine, appartenenti allo stesso Comune: Balboutet, Laux, Pourrieres e Fraisse. Meritano di essere esplorate per la loro storia e i paesaggi mozzafiato.

I murales di Usseaux: una tradizione artistica che si tramanda da decenni


I murales di Usseaux: una tradizione artistica che si tramanda da decenni [foto @ essevu / Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Una delle principali attrazioni di Usseaux sono i murales, che ricoprono quasi tutte le facciate delle case e i muri del piccolo paese. Rappresentano vere e proprie opere d’arte, raffiguranti scene di vita contadina e vecchie tradizioni. Guardarle è, dunque, come vedere un documentario sulla vita di un tempo. L’idea di ricoprire le stradine con i dipinti è nata negli anni ’90, per tramandare gli eventi del borgo e comunicare l’intenso rapporto tra uomo, natura e animali. Ciascun murales ha un significato: ci sono quelli che mostrano la mungitura delle mucche, la preparazione del pane, il taglio del fieno, ma anche personaggi del posto e animali.

Assolvono a un preciso intento didattico: narrare la storia di Usseaux ai visitatori e alle nuove generazioni. La caratteristica che li rende unici è che riescono davvero a impreziosire l’estetica del borgo, soprattutto perché sono stati realizzati prevalentemente dagli stessi abitanti e da artisti locali, che sono stati in grado di trasmettere i valori su cui si basa la comunità. I dipinti possono essere ammirati passeggiando tra le vie del borgo, ma ci sono anche gruppi che organizzano visite guidate.

Il pane di Usseaux: fare comunità attraverso la cucina


Il pane di Usseaux: fare comunità attraverso la cucina [foto @Roberto Giachino / Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Una delle tradizioni contadine più sentite è quella del pane. In passato, venivano usati i forni comunitari in pietra sparsi tra i vicoletti. Ogni famiglia portava il proprio impasto, preparato con farina di segale e cereali, e prendeva parte a un vero e proprio “rito” per la cottura. Una semplice attività culinaria, dunque, diventava uno strumento di aggregazione sociale e di unione; mentre si attendeva il proprio turno, si chiacchierava e si condividevano esperienze di vita.

Ancora oggi, durante le festività e le ricorrenze, i forni (ormai restaurati) vengono messi in funzione per sfornare il tipico pane nero, secondo le ricette trasmesse da generazione in generazione. Il profumo che si sente tra le vie è davvero memorabile: un mix perfetto di legna, farina e crosta. Alcuni forni, inoltre, sono abbelliti con targhe e dettagli unici, che li rendono caratteristici e preziosi. Avere la possibilità di fermarsi ad assaggiare il pane caldo di Usseaux è davvero un’esperienza arricchente!

In conclusione, il borgo è un gioiellino per chi ama la storia, la cultura, la natura e la gastronomia e tutti i turisti rimangono estasiati dalla bellezza di questo angolo di paradiso, che assicura esperienze originali e indimenticabili.

[foto copertina @essevu / Shutterstock.com, solo per uso editoriale]

Antonia Festa
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