Per agnello del Centro Italia si intende una specifica tipologia di razze di agnello presente nelle regioni del Centro Italia. Le regioni interessate sono Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Umbria.
La presenza degli animali può essere stanziale o per effetto della transumanza. Allo stato attuale, si fa riferimento a questo fenomeno come originario degli anni Sessanta del XX secolo.
Il mercato ovino, rispetto al secolo scorso, si è però fortemente orientato sulla produzione di capi da macello, riducendo l’impatto potenziale del prodotto caseario e da lana. Oggi le razze impiegate sono le Appenninica, la Fabrianese, la Merinizzata italiana, la Pomarancina, la Sopravissana e la Zerasca.
Le razze Garfagnina Bianca e Massese (a prevalente presenza toscana) sono invece impiegate sia per il latte che per le carni.
L’agnello del Centro Italia è suddiviso in tipologie e classi di conformazione a seconda di alcuni dati specifici delle carcasse lavorate:
Gli animali, in ottemperanza ai disciplinari, possono essere allevati allo stato brado (totale o parziale) o in stabulazione, anche se quest’ultima è meno prevalente e riservata solo ad allevamenti di piccole dimensioni.
La carne che se ne ricava è frutto di un allevamento intensivo ma senza i canoni dello sfruttamento. La qualità è mediamente alta, anche grazie all’uso di foraggi freschi. Il grasso intramuscolare non supera generalmente gli 0,78/100 grammi.
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