Alla scoperta dei Colli Bolognesi dove natura incontaminata e buon cibo si fondono alla perfezione

Francesco Garbo  | 14 Apr 2023  | Tempo di lettura: 4 minuti

Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi” diceva una famosissima canzone, ed è veramente bello andare in giro in queste zone soprattutto se siete in cerca di specialità enogastronomiche. A due passi dal centro di Bologna si trovano verdi e rigogliose colline ricche di borghi, castelli, castagneti, vigne e calanchi, collegate grazie ad antiche vie percorse da pellegrini. Tutte mete davvero perfette per una gita fuori porta. Moltissime le specialità da gustare, dalle tagliatelle al ragù,  alle grigliate miste e poi le cotolette alla bolognese, la mortadella, una vera e propria fuga golosa da non perdere per nessun motivo.

Indice dei contenuti

Cosa vedere

In queste colline domina il verde della natura. Aree popolate da specie animali, alberi e piante di ogni tipo rendono questo luogo perfetto per una gita, a piedi o in bicicletta, per osservare in silenzioso rispetto la magnificenza della natura. Da non perdere il Parco della Chiusa ad esempio, a Casalecchio di Reno, anche conosciuto come “Parco Talon” dal nome dei marchesi Sampieri Talon che possedevano un tempo questo territorio. Proprio da loro fu fondato questo parco nel ‘600, utilizzato come luogo dove accogliere ospiti importanti come ad esempio Stendhal.
Bellissimi anche i calanchi, ovvero formazioni rocciose naturali, che si estendono alle pendici delle colline bolognesi. Potete per un attimo immaginare di essere sulla luna grazie al paesaggio formato da conche e grotte. Molte le ville storiche presenti, il fascino di queste terre conquista da secoli ogni visitatore. Palazzi, castelli e giardini costruiti qui dalle famiglie più ricche per trascorrere il loro tempo in una delle zone più ambite del territorio. Villa Albergati, Villa Aldini e Palazzo Stella ne sono solo un piccolo esempio. Se poi la vostra natura è quella di camminatori potete approfittare dei numerosissimi percorsi che si snodano in questo territorio. A piedi, in bici o in moto dovete solo scegliere il messo tramite il quale percorrerli.

Cosa mangiare

Non solo bei paesaggi e piste ciclabili ma anche buon cibo. Qui c’è solo l’imbarazzo della scelta. I Colli bolognesi sono famosi in Italia e nel mondo per i loro prodotti tipici, la così detta Food Valley. Qui si conta un’elevatissima concentrazione di prodotti a marchio DOP e IGP. Qualche esempio? Il culatello, il vero re dei salumi che esalta la sapienza di chi lo prepara da secoli. Di gran lunga più pregiato del prosciutto, il culatello viene preparato ancora secondo tradizione. Fondamentale era la vendita del culatello per le famiglie contadine che con i soldi ricavati si assicuravano l’acquisto dei suini per l’anno successivo. Come non parlare poi, rimanendo in tema salumi, della Mortadella che al solo profumo conquista chiunque. Con pistacchio o senza l’importante è che sia IGP. Proprio la mortadella è uno degli ingredienti principali del ripieno dei tortellini alla bolognese, uno tira l’altro. La sfoglia sottile e tirata abilmente accoglie un ripieno di carne, prosciutto e appunto mortadella che difficilmente può passare inosservato.

Se poi volete accompagnare i salumi allora le crescentine, conosciute anche come tigelle o gnocco fritto a seconda della provenienza, fanno al caso vostro. L’impasto di farina e acqua viene cotto nello strutto per creare una base perfetta di accompagnamento ai salumi e ai formaggi. E poi impossibile non provare anche il tartufo bianco e il miele. Anche le api infatti amano queste colline e qui producono, grazie alla grande varietà di fiori, un miele profumatissimo. Da non perdere i Marroni biondi dell’appennino che si distinguono per le dimensioni molto grandi e un frutto molto corposo. Non potete andare via da Colli senza aver assaggiato il vino che qui si produce con diverse varietà di vitigni. Delizioso il Pignoletto capace di cambiare le sue caratteristiche in base ai microclimi locali e il Saslà, una varietà bianca di vitigni, caduta in disuso che grazie alla passione di viticoltori locali oggi è in risalita. Vitigno assai delicato e molto difficile da coltivare, motivi per i quali appunto era stato dimenticato, è capace di ripagare,con la sua dolcezza unica, la fatica del paziente agricoltore che riesce a coltivarlo nel modo giusto. Ultimo ma non per importanza il re dei formaggi, il Parmigiano Reggiano, prodotto da latte di mucche dei Colli Bolognesi. Non vi resta che scegliere la stagionatura che più preferite per degustarlo.

Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



Ultimi Articoli

©  2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito Fytur