Anche la Sardegna ha la sua versione della pita, e si fa in provincia di Sassari

Claudia Giammatteo  | 16 Giu 2025

C’è un profumo che si riconosce a occhi chiusi, quando si cammina tra le strade di Ozieri: quello del pane appena sfornato, fragrante e tiepido, con la crosta dorata e l’anima morbida. È un profumo che racconta storie antiche, impastate con il grano duro delle campagne sarde, con l’acqua di fonte, e con le mani sapienti delle donne che ancora oggi custodiscono gelosamente i segreti della preparazione: la spianata di Ozieri, pane tipico della provincia di Sassari, è molto più di un alimento, è una memoria che si tramanda, una forma di identità che parla la lingua del territorio e che,  sorprendentemente,  ha più di un punto in comune con la famosa pita mediterranea, ma con un tocco tutto sardo, rustico e autentico.

Una bontà che merita di essere scoperta!

Un pane morbido di antica tradizione: le origini della spianata di Ozieri

La spianata di Ozieri è un pane morbido, sottile ma consistente, dalla forma ovale o rotonda, con un’alveolatura irregolare che testimonia la sua lievitazione naturale. A renderla speciale è il suo equilibrio: croccante all’esterno, ma soffice e piacevolmente elastica all’interno, a differenza del pane carasau che, invece, resta fino e croccante.

La spianata non nasce come prodotto da pasto occasionale, bensì come pane quotidiano, preparato in casa e cotto nei forni a legna dei cortili. Le sue radici affondano nella tradizione contadina della Sardegna del nord, in una cultura alimentare essenziale ma profondamente legata alla qualità degli ingredienti e alla ritualità della panificazione.

C’è chi dice che la spianata sia la risposta sarda alla pita greca o al pane arabo: tutte preparazioni nate per accompagnare piatti ricchi, fare da base a farciture, o semplicemente per essere gustate da sole, magari con un filo d’olio e un pizzico di sale. Ma la spianata ha un carattere tutto suo, fortemente legato ai grani locali, spesso macinati a pietra, e a una manualità tramandata di generazione in generazione. A Ozieri, la spianata è orgoglio, è casa, è memoria.

Dove e come gustare la spianata sarda?

Chi visita la Sardegna e si avventura nell’entroterra sassarese, non può non fare tappa a Ozieri, piccolo centro ricco di storia, situato in posizione strategica tra colline verdi e suggestioni nuragiche. Qui la spianata si trova nei forni tradizionali, nei panifici che ogni mattina accolgono i clienti con i sacchetti pieni di fragranza e familiarità. Non è raro vedere i bambini uscire con una spianata calda sottobraccio, da sgranocchiare subito per strada.

La si gusta in tanti modi: con salumi e formaggi locali come il pecorino sardo o il casizolu, con pomodori secchi e olio d’oliva, o ancora come base per panini rustici imbottiti di bontà isolana. Durante le feste patronali o le sagre, è protagonista degli stand gastronomici, accompagnando porzioni generose di carne arrosto o zuppe contadine. Nei ristoranti più attenti alla tradizione, viene servita al posto del pane, appena scaldata sulla piastra.

E se vuoi portarla a casa, sappi che si conserva anche per qualche giorno. Basterà riscaldarla un po’ per ritrovare quella morbidezza che sa di casa, di campagna, di Sardegna. Un pane semplice, ma pieno di anima. E chi l’ha provato una volta, difficilmente lo dimentica.

Claudia Giammatteo
Claudia Giammatteo



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