Territorio interessato alla produzione: Tutta la provincia di Paiacenza con una maggior espansione nei Comuni di Besenzone, Bobbio, Calendasco, Castell’Arquato, Gropparello, Lugagnano, Morfasso, Piozzano, Ponte dell’Olio, S. Pietro in Cerro e Villanova.
Cenni storici e curiosità
Negli Annali dell’agricoltura del Regno d’Italia contenenti fatti, osservazioni e memorie sopra tutte le parti dell’economia campestre il Cavalier Re nel 1813, trattando dell’agricoltura del circondario di Piacenza, riporta il nome di “trentuno varietà di peri” alcune delle quali (Ammazza-cavallo, San Giovanni, Signore, Gnocco autunnale, Dalla coda torta, Spadone, Bianchetto, Limone, Butirro, Senza Grana, Turco) sono ancora oggi coltivate in provincia di Piacenza.
L’istituto di Coltivazione Arboree della Facoltà di Agraria della Università Cattolica di Piacenza ha condotto accurate indagini fin dagli anni ’60 sulle caratteristiche delle antiche varietà locali di pero (Fregoni E. 1962 che cita oltre alle varietà sopra elencate anche Lauro e Per sburdacion – V. Ughini, R. Valli e A. Roversi 1980). In provincia di Piacenza il pero vanta antiche tradizioni comprovate dalla individuazione e caratterizzazione delle quattordici cultivar piacentine documentate e di un gran numero di altre varietà citate in pubblicazioni più recenti ( ad es. A. Roversi e V. Ughini, 1992 e tesi di Laurea M. Donati 1982 che descrivono per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia 42 cultivar di pero.
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