Arriva dalla Puglia, ed è il panino con due ingredienti lontanissimi da loro che non ti aspetteresti di mangiare insieme

Stefano Maria Meconi  | 15 Set 2023

Mangereste mai un panino con mortadella e tonno? In Puglia, questo panino inventato da un macellaio negli anni ’50, spopola ancora oggi. Non siamo soliti sentire abbinare la mortadella con il tonno ma a quanto pare deve essere un’accoppiata ben riuscita, se è vero che tutti i turisti che passano da queste parti decidono di fermarsi a provarlo. E sembra che tornino anche per il bis!

1 Strana accoppiata, sì ma vincente

La stratificazione degli ingredienti del panino cegliese non è casuale: il tonno in fondo ammorbidisce il pane, il formaggio in cima lo rende più morbido

Ceglie Messapica è la città natale di questo panino che è preceduto dalla sua fama. Mortadella, provolone, capperi e tonno: questi gli ingredienti del panino cegliese. Non è di sicuro la prima volta che in cucina si abbinano carne e pesce, basta pensare al celeberrimo vitello tonnato che tra i suoi ingredienti ha vitello e tonno (anche qui i capperi). Tanti sapori accostati ma sorprendentemente equilibrati. I profumi della mortadella si fondono con il tonno e si uniscono alla perfezione alla spinta di sapore dei capperi e al provolone leggermente piccante. E voi avreste il coraggio di provarlo?

Il nome dell’inventore di questo panino è Vincenzo Zucari che volle deliziare i suoi clienti con un panino a dir poco insolito. Non ci volle molto a conquistare anche coloro che erano restii verso questa strana accoppiata di ingredienti e la popolarità del panino superò facilmente i confini della città. La composizione del panino non è lasciata al caso, si parte ovviamente dal pane, poi uno strato di tonno, i capperi e la mortadella, infine si chiude con il provolone.

1 Non solo panino: anche i biscotti cegliesi sono tutti da provare

Dopo aver accarezzato il palato con il panino di Ceglie Messapica, questa bella località a metà strada tra Bari e Lecce – perfetta dunque per una pausa di gusto – offre anche un’altra specialità di tutto rispetto: il biscotto cegliese. Se nel caso del panino la specialità locale è la salumeria, per il dessert pugliese di parte dalla mandorla, che è una delle eccellenze di questo territorio. Pensate che il biscotto è così importante da essere tutelato dal Consorzio per la Valorizzazione e la Tutela del Biscotto di Ceglie Messapica, che ha anche ottenuto il riconoscimento di Presidio Slow Food.

Nelle varie pasticcerie del centro, si può assistere alla preparazione di questo biscotto secco, semplice quanto gustosissimo: mandorle tritate (al naturale o tostate), zucchero, miele, scorza di limone e uova. Il tutto viene mescolato per ottenere una pasta compatta, che nasconde un cuore morbido di confettura di ciliegia. La forma tondeggiante è esattamente proprio come le ciliegie: un biscotto tira l’altro, e difficilmente si riesce a fermarsi al primo assaggio.

Il biscotto di Ceglie, un po’ come il panino, sono i simboli di una cucina autentica e sfiziosa, fatta per le persone del luogo dalle persone del luogo, ma capaci di conquistare anche i turisti, che del resto in Puglia non mancano in ogni periodo dell’anno.

Stefano Maria Meconi
Stefano Maria Meconi


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