Biscotti di Sant'Angelo | Paesi del Gusto

Biscotti di Sant’Angelo

PaesidelGusto  | 06 Nov 2014  | Tempo di lettura: 2 minuti

Territorio interessato alla produzione: Comune di Sant’Angelo d’Alife (CE).

 

Descrizione sintetica del prodotto
Grosso pane-tarallo a forma di anello del diametro di 18-20 cm, sezione circolare di 2 cm circa.
Il colore è biondo-dorato più o meno intenso, non uniforme, leggermente lucido.
In sezione è bianco, con ampie e diffuse alveolature; la consistenza è morbida e delicata, con crosta sottile, leggermente croccante.
Pur essendo, per la forma, definito “tarallo”, in effetti è un “pane rituale”, confezionato non a scopo di vendita solo per la festa di San Michele (29 settembre).

 

Cenni storici e curiosità
Localmente noto come “biscotto”, assomiglia in realtà più propriamente ad un pane aromatizzato a forma di ciambella, che trova riscontro in svariati esempi di “pani rituali” (es. “Ciambella di Veroli). La diffusione è limitata alla comunità di Sant’Angelo d’Alife ed alla “Festa di San Michele Arcangelo”, venerato il 29 settembre nell’omonimo santuario e relativa grotta dedicata al santo. In tale aoccasione vengono prodotti i “biscotti” per essere offerti o venduti in cambio di offerte ai partecipanti alla festa, che organizzano un locale “pellegrinaggio” nei pressi del santuario annesso alla grotta. Le generose dimensioni del “biscotto” trovano spiegazione nel trattarsi in effetti di una “pane rituale, la cui forma circolare è probabilmente da mettere in relazione a riti apotropaici o benauguranti, visto che i pastori ei contadini usavano “indossare” i “biscotti” a mo’ di bracciali e portarli con se per consumarli anche nei giorni di lavoro seguenti la festa. Era inoltre usanza farli “indossare” al collo o alle braccia dei bambini, in segno di protezione.

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