Bondiola

PaesidelGusto , 10 Gen 2019
  • Tipologia di prodotto: Carne suina fresca macinata (coppa fresca, cotenna, goletta), aromi naturali, spezie e vino bianco secco
  • Territorio interessato alla produzione: Comune di Poggio Renatico, provincia di Pordenone, Valle di Susa
  • metodica di lavorazione: Nell’impasto usuale del cotechino (carne magra e cotiche macinate) vengono aggiunti muscoletti interni del maiale, pure macinati, e la lingua a piccoli pezzetti. Il tutto viene insaccato in grossi budelli (in particolare nel budello gentile) in modo che assuma la caratteristica forma sferoidale.
  • Cenni storici e curiosità

    La Bondiola, di antica tradizione, è una variante pordenonese del Linguâl prodotto sia in destra che in sinistra Tagliamento. I macellai pordenonesi chiamano la Bondiola anche “Saûc” dal nome dialettale del Monte Cavallo.

    La Bondiola è un insaccato di carne suina e pancetta. Si caratterizza per le dimensioni importanti, presenta infatti un diametro di circa 10 cm, una lunghezza di 25 cm ed un peso compreso tra 1.5 e 2 kg.

    La tradizione orale ha trasmesso le tecniche della lavorazione da una generazione all’altra. Un tempo veniva prodotta anche in altre zone del Piemonte e in particolare nel Basso Canavese e sulle colline del Po intorno a Chivasso.

    Il Dizionario piemontese-italiano/italiano-piemontese del 1845 ad opera di Vittorio di Sant’Albino la cita come salume.
    Doveva tuttavia avere un notevole mercato se Giovanni Vialardi, vice-capocuoco dei Re Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II nell’elencare “Ogni sorta di carne salata per Hors-d’oeuvre” (antipasti) cita, tra gli altri la bondiola.


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