Il buccellato siciliano è un prodotto tipico della regione Sicilia. In particolare è diffuso nella zona di Aidone (Enna) e a Castellammare del Golfo, dove viene generalmente preparato per il Natale.
Similmente al buccellato di Lucca si tratta di un dolce di forma circolare, simile a una ciambella. Rispetto alla variante toscana però è molto diverso in fatto di ingredienti.
Per la preparazione del buccellato siciliano si impiega la pasta frolla, utilizzando inoltre le mandorle pelate e la zucca candita. Le mandorle nella pasticceria siciliana sono presenti da secoli, come dimostra la ricetta della pasta reale.
Anche questa variante deriverebbe da un prodotto dell’antica Roma, dal quale mutua proprio il nome, sebbene fosse un prodotto salato e non dolce.
In un contenitore capiente si lavorano farina, uova, strutto, zucchero e marsala. L’impasto così ottenuto va lasciato riposare per un’ora. In una ciotola si prepara il ripieno con la frutta secca, i chiodi di garofano, la cannella, tritando tutto con l’aggiunta di miele o zucchero.
Si stende l’impasto, ottenendo una superficie rettangolare ampia, che andrà riempita a metà con il ripieno. Si arrotola l’impasto formando un cilindro, da chiudere a mo’ di ciambella.
Una volta chiuso, inciso con i rebbi della forchetta e spalmato con il tuorlo d’uovo, si cuoce per 20 minuti a 180 – 190 °C (forno statico). Una volta freddo si spolverizza con lo zucchero a velo, il pistacchio e la frutta candita.
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