-pane bianco (raffermo) gr. 300
-farina bianca, circa gr. 50
-una piccola cipolla
-prezzemolo
-3 uova
-latte
-burro
-sale
Tagliare a piccoli pezzi il pane raffermo (per ogni gnocco -knodel- calcolare un pugnetto di pane) e metterlo in una ciotola di terraglia. Porre sul fuoco un tegamino con un pezzo di burro e la cipolla tritata; quando sarà dorata versare il soffritto sul pane e aggiungere del prezzemolo, tritato prima finemente. Sbattere le uova intere con un poco di latte; salare e versare il composto nella ciotola. Impastare, unendo, se necessario, altro latte : il pane deve risultare bene «inumidito», ma senza inzupparsi troppo. E’ consigliabile fare questa preparazione due ore prima del pranzo, in modo che il composto si insaporisca bene: se non si hanno a disposizione due ore lasciarlo riposare almeno mezz’ora. Mettere in una capace pentola abbondante acqua salata e porre il recipiente sul fuoco. Aggiungere alla preparazione di pane tanta farina quanta ne occorre per avere un impasto di giusta consistenza; con le mani bagnate formare «knodel» della grossezza di una palla e quattro centimetri di diametro e, mano mano che sono pronti, tuffarli nell’acqua in ebollizione; inizialmente è meglio fare prima una prova con un solo knodel, perché se si disfa, occorre aggiungere all’impasto ancora un po’ di farina. Fare bollire i knodel a fuoco lento, per 10-15 minuti (anche qui meglio fare una prova di cottura, aprendo un knodel e osservando se è cotto all’interno), poi scolarli con il mestolo forato. Se si vorranno servire in brodo, collocarli nella zuppiera della minestra e versarvi poi sopra un buon brodo di magro. I knodel si servono anche come contorno, con carni stufate, arrosto, in umido ecc.; oppure come piatto unico, contornati da crauti. Ottimi sia caldi che freddi.
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