È lei l’unica e sola Perla Nera del Mediterraneo: cosa mangiare e qual è il prodotto IGP assolutamente da assaggiare

Marianna Di Pilla  | 21 Lug 2024

È una piccola isola, ma grande dal punto di vista dei paesaggi, delle tradizioni e dei tesori gastronomici.

Pantelleria, conosciuta come la Perla Nera del Mediterraneo per il suo paesaggio vulcanico, è un’isola incantevole situata tra la Sicilia e la Tunisia. Questa terra selvaggia e affascinante offre una combinazione unica di bellezze naturali, tradizioni millenarie e sapori autentici.

Pantelleria, non solo mare

Pantelleria, cosa mangiare
Pantelleria

Pantelleria è un’isola di origine vulcanica, caratterizzata da un paesaggio aspro e selvaggio. Le sue colate laviche e le fumarole sono testimonianze tangibili dell’origine vulcanica dell’isola.

Le sue coste ospitano calette nascoste e spiagge di ciottoli, ed è per questo che Pantelleria è destinazione di viaggio amatissima per le vacanze al mare.

Non è solo il mare uno dei poli di attrazione dell’isola. Una delle esperienze più affascinanti che Pantelleria offre è la possibilità di rilassarsi nelle sue terme naturali. Le acque termali di Gadir e di Cala Nikà sono famose per le loro proprietà terapeutiche e rigeneranti. Qui è possibile immergersi in piscine naturali riscaldate dalle sorgenti vulcaniche e godere di un bagno caldo circondati da un paesaggio incantevole.

Il Lago di Venere, noto anche come Specchio di Venere, è uno dei luoghi più suggestivi di Pantelleria. Questo lago di origine vulcanica è un lago dalle acque cristalline e azzurre che riflettono il cielo, luogo di straordinaria bellezza dove approfittare anche di trattamenti benessere a cielo aperto. Il fango termale del lago è infatti ricco di minerali che rendono lo specchio di Venere una SPA naturale a tutti gli effetti.

Pantelleria offre una vasta gamma di attività per i visitatori. Oltre a esplorare le sue bellezze naturali e storiche, è possibile praticare sport acquatici come snorkeling, immersioni e vela. Le acque cristalline dell’isola sono ricche di vita marina e offrono scenari spettacolari per gli amanti del mare. Per chi preferisce la terraferma, l’isola offre numerosi sentieri escursionistici che attraversano paesaggi vulcanici, vigneti e uliveti.

Il Cappero di Pantelleria IGP

Pantelleria, cappero
Pantelleria, cappero

Tra i tesori più preziosi c’è il cappero di Pantelleria, prodotto di eccellenza e simbolo di una cultura agricola antica e raffinata che ha reso l’isola famosa in tutto il mondo.

Coltivato sui terreni lavici dell’isola, il cappero di Pantelleria è conosciuto per il suo sapore intenso e aromatico. È un ingrediente fondamentale della cucina mediterranea, ai cui piatti aggiunge un tocco di sapore unico e inconfondibile.

La coltivazione dei capperi a Pantelleria è un processo laborioso e delicato. Le piante di cappero crescono su terreni aridi e rocciosi, beneficiando del clima caldo e soleggiato dell’isola. La raccolta avviene a mano durante i mesi estivi, quando i boccioli sono ancora chiusi.

Dopo la raccolta, i capperi vengono asciati per qualche giorno a riposare, e poi messi in appositi recipienti e ricoperti a strati con sale marino. Per osmosi, l’acqua contenuta nei boccioli di cappero scioglie il sale formando una salamoia nella quale si lasciano i frutti per una settimana, ripetendo l’operazione per ben tre volte.

Da questo momento, dopo aver operato la divisione dei bottoni a seconda della calibratura degli stessi, i capperi sono pronti per il consumo e per essere conservati sott’aceto o sott’olio o in salamoia.

I capperi di Pantelleria sono disponibili in diverse varietà, a seconda delle dimensioni. I boccioli più piccoli e teneri sono considerati i più pregiati e vengono utilizzati principalmente in cucina. I capperi più grandi, detti cucunci, sono i frutti della pianta e sono spesso utilizzati per decorare piatti o preparare salse.

Curiosità: una vecchia ricetta di Pantelleria vuole che i capperi, appena raccolti e lasciati spurgare per 24 ore in acqua salata, vengano lessati e conditi con olio e aceto e serviti come contorno.

Cosa mangiare e bere a Pantelleria

Il Passito di Pantelleria. Ecco come si produce uno dei vini più antichi e pregiati
Il Passito di Pantelleria si serve fresco, in calici di piccole dimensioni

La cucina di Pantelleria è un riflesso delle tradizioni mediterranee, caratterizzata da ingredienti freschi e saporiti. I capperi di Pantelleria sono protagonisti di molte ricette locali, come il famoso pesto pantesco, una salsa a base di capperi, pomodori, basilico, aglio e olio d’oliva. Questa salsa versatile può essere utilizzata per condire la pasta, il pesce o le verdure.

Pantelleria è anche famosa per i suoi vini, in particolare il Passito di Pantelleria, un vino dolce ottenuto dall’uva Zibibbo, una varietà di moscato coltivata sull’isola.

Oltre ai capperi e ai vini, Pantelleria offre una varietà di altri prodotti tipici. Tra questi, l’olio extravergine di oliva, ottenuto da uliveti secolari, e i formaggi locali, come il pecorino e la ricotta salata. Questi prodotti sono il risultato di una tradizione agricola e pastorale che si tramanda da generazioni e che rappresenta l’anima autentica dell’isola.

Marianna Di Pilla
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