Caprino presamico (di latte vaccino) di Supino

PaesidelGusto  | 19 Set 2014  | Tempo di lettura: 2 minuti

Il caprino “presamico” di Supino, nonostante che il nome faccia pensare ad un formaggio di capra, viene prodotto con latte vaccino. In passato veniva prodotto con latte di capra o latte misto di capra e di mucca, ma con il passare del tempo e soprattutto con l’abbandono degli allevamenti di capre sulle zone di montagna, si è passato a fare questo formaggio con il solo latte di vacca conservando sempre lo stesso nome. Si tratta di un formaggio fresco, non sottoposto alla fase di stagionatura, che si caratterizza per una pasta bianca, morbida e compatta.

 

Aree di rinvenimento del Prodotto: Supino (FR)

 

Cenni storici e curiosità
Aggrappato alle pendici del versante orientale dei Monti Lepini, disposto come una lunga balconata, Supino si affaccia sulla valle del Sacco. Il suo territorio, disseminato di boschi e di pascoli sempreverdi, è ricco di allevamenti bovini dal cui latte si ricavano gustosi prodotti. In particolare il formaggio caprino di Supino si ottiene da latte vaccino da oltre 30-40 anni. Così chiamato in quanto in passato si produceva con latte di capra o latte misto di capra e mucca. Con la perdita degli allevamenti di capre nelle zone di montagna, si è passati a fare questo formaggio con il solo latte di vacca. Il formaggio è frutto della tradizione storica ciociara tramandata di generazione in generazione. La produzione casearia artigianale risulta censita dal 1940, quando Eugenio Marchioni, con una fornace di mattoni a legna dove al di sopra poneva un grande “callaro” di rame per scaldare il latte, inizia la propria attività presso Supino. Da allora, con alterne vicende determinate dalla crisi economica degli anni ’50, tre generazioni si sono succedute mantenendo inalterate le metodiche di lavorazione e preparazione dei prodotti.

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