Carciofo di Orte

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Il capolino, di media compattezza, presenta una forma sferico- appiattita, globosa, con caratteristico foro all’apice. Il peso dei capolini di prima epoca o cimaroli può raggiungere i 200/300 grammi con l’80% di polpa edule. Risulta appena più grande del tipo “romanesco”.

 

Aree di rinvenimento del Prodotto: Orte (VT)

 

Cenni storici e curiosità
Nel comprensorio di Orte, sulle sponde del fiume Tevere, la coltura del carciofo si sviluppa negli anni immediatamente successivi all’ultimo dopoguerra. Raggiunge il massimo di espansione negli anni ’50 quando viene impiantato in orti attigui alle case coloniche di aziende a conduzione mezzadrile. Le località di maggior diffusione della coltura sono S. Masseo, il Piscinale, Molignano. Verso la metà degli anni sessanta si registra il declino della coltura conseguente all’abbandono delle campagne da parte della popolazione agricola. Attualmente in questo territorio la coltivazione del carciofo viene praticato su piccole superfici difficilmente quantificabili, con produzioni destinate all’autoconsumo.

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