Carciofo romanesco del Lazio IGP

PaesidelGusto  | 10 Feb 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

Il carciofo romanesco del Lazio IGP è una varietà della cultivar Cynara scolymus che viene coltivata in una ampia zona del Lazio centro-meridionale e che è presente in numerose cucine tipiche di zona.

Zona di produzione del carciofo romanesco

La zona di produzione del carciofo romanesco riguarda i seguenti comuni delle province di Viterbo, Roma e Latina: Montalto di Castro, Canino,Tarquinia, Allumiere, Tolfa, Civitavecchia, Santa Marinella, Campagnano, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Lariano, Sezze, Priverno, Sermoneta, Pontinia.

Tipologia

Ortaggio appartenente alla famiglia Cynara Scolymus, derivante dalle cultivar Castellammare, Campagnano e relativi cloni.

Descrizione

Il carciofo romanesco del Lazio allo stato fresco, ha le seguenti caratteristiche: capolini di forma sferica, compatta, con caratteristico foro all’apice, colore da verde a violetto, brattee esterne di colore verde con sfumature violette.

Il diametro dei cimaroli non è inferiore a dieci centimetri mentre il diametro dei capolini di primo e secondo ordine non è inferiore a sette centimetri

Note

Le radici della coltivazione del carciofo romanesco vengono fatte risalire al tempo degli Etruschi, come attestano raffigurazioni parietali rinvenute all’interno di alcune tombe della necropoli etrusca a Tarquinia.

Tuttavia, fu solo dopo la Seconda guerra mondiale che il carciofo cominciò a diffondersi con sorprendente rapidità, dispiegando pienamente le sue eccellenti proprietà organolettiche e la grande versatilità in cucina.

Riferimenti normativi

Prodotto IGP, Regolamento (CE) n. 2066/2002 della Commissione, del 21 novembre 2002 pubblicato sulla GUCE n. L 318 del 22/11/2002

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