Carota di San Rocco Castagnaretta

PaesidelGusto  | 10 Gen 2019  | Tempo di lettura: < 1 minuto

La carota di San Rocco Castagnaretta presenta una radice lineare, quasi cilindrica, con una breve
collettatura verdastra-violacea, una polpa tenera e croccante ed un gusto dolce. 

 

Territorio interessato alla produzione: L’ambiente oggetto di coltivazione della carota di San Rocco Castagnaretta è collocato nella fascia pedemontana a Sud della città di Cuneo.

 

Cenni storici e curiosità
Da testimonianze orali raccolte in zona emerge come la coltivazione della carota sia comparsa nella zona di San Rocco Castagnaretta nei primi decenni del ‘900; i giardinieri furono i primi a praticarla. I mezzadri, prendendo esempio dai giardinieri, misero a dimora i primi piccoli impianti di carota. Tutte le operazioni colturali venivano eseguite a mano e, per questo, le superfici aziendali investite erano modeste (1.500 – 2.000 m2 al massimo).
Tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso le superfici coltivate a carota aumentarono significativamente.
Un’industria cuneese aveva infatti iniziato ad acquistare carote sul mercato di Cuneo per l’estrazione di alcuni composti (tra cui il carotene, pigmento di cui la carota è particolarmente ricca). La domanda di carote favorì la diffusione della coltura all’interno delle aziende e le tecniche di gestione agronomica andarono via via affinandosi.
Sino alla seconda metà degli anni ’60 la richiesta dell’industria di trasformazione ha sostenuto il mercato locale della carota. Grazie all’esperienza dei Club 3P promossi dalla Coldiretti locale ed all’interessamento della Camera di Commercio di Cuneo, si aprirono nuovi sbocchi commerciali garantendo una buona remuneratività al prodotto locale.

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