Castagna tardiva di piccola pezzatura dalle pregevoli caratteristiche organolettiche e dall’ottima conservabilità.
Territorio interessato alla produzione:
Fascia prealpina orientale della provincia di Udine, Valli del Natisone (in particolare, i comuni di Torreano, Pulfero, Savogna, San Leonardo e San Pietro al Natisone).
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
La raccolta viene effettuata manualmente con l’uso di ceste e/o secchi e con una lavorazione sommaria che consiste nella cernita e nella disposizione del prodotto in cassette. I materiali, le attrezzature e i locali utilizzati per la produzione sono di norma quelli che si usano tuttora in zona per la normale coltivazione del castagno e cioè: ceste per la raccolta, cassette di varia misura per il prodotto lavorato, eventuale locale per la lavorazione e toelettatura, locale per la vendita.
Cenni storici e curiosità
La varietà è indigena, come attesta il nome, della località di Canalutto, sita in comune di Torreano (UD), ove il castagno – come in altre zone caratterizzate da terreni acidi delle Alpi – costituiva un importante apporto amilaceo alla dieta delle popolazioni locali. Le imponenti dimensioni di molti alberi testimoniano la loro età avanzata, sicuramente ultracentenaria. La tecnica colturale è immutata, rispetto al passato, e fa affidamento a piante sparse, allevate in forme libere ai bordi del bosco e nei prati.
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