L’ecotipo locale, denominato “Cavolfiore di Moncalieri”, si distingue dalle varietà di comune diffusione per le caratteristiche delle infiorescenze; queste si presentano con corimbi ben serrati, di forma a cupola convessa, spiralata a forma di chiocciola (elemento distintivo della cultivar rispetto agli altri cavolfiori ad infiorescenza bianca), con elevata copertura delle foglie centrali. La sezione interna del grumolo è lievemente colorata di rosso violaceo e la testa è di colore biancastro.
Territorio interessato alla produzione: La zona di produzione di questo ortaggio ricade nei comuni di Moncalieri, Santena, Nichelino e Trofarello, in provincia di Torino.
Cenni storici e curiosità
Si pensa che questa cultivar derivi da una linea standard proveniente dalla Francia ed introdotta in Italia quando i Savoia si insediarono in Piemonte con al seguito gli ortolani ed i giardinieri che lavoravano per la Casa Reale.
Probabilmente appartiene alla medesima selezione del Verde di Macerata e del Romanesco anche se da questa differisce per la colorazione bianco paglierino della infiorescenza .
La vocazionalità territoriale, consolidata nel tempo, è avvalorata da testimonianze orali dei produttori stessi.
Come un gioiello della laguna veneziana, il radicchio di Chioggia IGP sfoggia le sue ...
I pansotti alla geonvese, chiamati anche pansoti, sono una delle più gustose ...
Maria Grammatico non è conosciuta solo a Erice, un borgo medievale incastonato ...
A Roma c’è una trattoria storica come poche, protagonista (e vincitrice) di ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur