Territorio interessato alla produzione:
Forni Avoltri (UD)
Altri nomi del prodotto
Cjaputs, Chiaput
Descrizione sintetica del prodotto
Pianta di altezza media, le foglie sono sottili con venature rossastre evidenti, di colore prevalentemente bianco all’interno e verde chiaro all’esterno, e si presentano compatte nella fase di raccolta; in autunno le foglie esterne tendono a seccarsi, lasciando il cavolo ben pulito.
Le dimensioni della testa si aggirano tra i 20 e 30 centimetri di diametro e la caratteristica principale che la differenzia dalle altre specie è la forma appiattita (BRACHCEFALI), mediamente il peso si aggira intorno all’1,5/2,0 kg.
Per il ciclo vegetativo, fra trapianto e raccolta, sono necessari dai 100 ai 120 giorni.
I semi sono sferici e di colorazione bruna di diametro di circa 1,5/2,00 mm.
Il gusto al palato è leggermente piccante con consistenza croccante.
Raccolta e preparazione
L’ortaggio si consuma prevalentemente fresco in insalata o viene impiegato nella preparazione dei crauti.
Il processo di trasformazione ricalca quanto previsto per i crauti.
Si utilizzano:
– Cappucci
– Sale da cucina grosso
Operazione di raccolta:
L’ortaggio, una volta raccolto in campo, può essere utilizzato subito o conservato. La conservazione deve avvenire in ambienti che assicurino una temperatura non inferiore a – 2°C.
Epoca di commercializzazione e conservabilità del prodotto:
Il cappuccio è un prodotto fresco di consumo stagionale che si commercializza fra ottobre ed aprile. La migliore conservabilità si ottiene mantenendo il prodotto a temperature di 8-10°C e lontano da fonti luminose.
Cenni storici e curiosità
La coltivazione del Cappuccio di Collina (nome locale: chiaput) è nota sin dai secoli scorsi. Il seme, tramandato da generazioni, è ancora quello originale e non se ne conosce la provenienza storica. Numerose sono le pubblicazioni sui giornali locali; inoltre, sono molteplici le indicazioni culinarie sull’utilizzo dei “crauti” ottenuti con questo ortaggio.
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