Composizione:
a. Materia prima: pasta del pane, pesciolini di varietà diversa, olio, spicchi di aglio, origano.
b. Coadiuvanti tecnologici:
c. Additivi:
Tecnologia di lavorazione: la pasta del pane già lievitata, viene spianata con le mani, cosparsa di piccoli pescetti, spicchi d’aglio, olio e origano. Si cuoce in forno ben caldo per qualche minuto.
Area di produzione: in origine il territorio di Napoli; oggi è nota con il nome “pizza ai frutti di mare” e viene fatta in tutte le pizzerie della costa italiana.
Note: a Napoli questa focaccia nasce molto tempo prima che Cristoforo Colombo scoprisse l’America e portasse in Europa l’uso del pomodoro, perciò le pizze più antiche sono bianche come queste ai “cicenielli”, minuscoli pesciolini, detti anche “pescheria”, distribuiti sulla superficie della pasta. Un’altra pizza “arcaica” o “protopizza” prevede l’impiego dei funghi freschi affettati. La pizza ai “pesciolini” viene menzionata da Alessandro Dumas padre, nel suo libro “Il corricolo”, dove racconta la sua esperienza italiana in chiave ironica.
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