Quinto appuntamento per Borgo diVino in Tour che arriva a Città Sant’Angelo. Protagonisti di questa tappa i vini locali come il Trebbiano, il Cerasuolo e il Pecorino. Oltre ai vini, il piccolo borgo merita di essere visitato, con le sue stradine strette e le case di pietra che lo rendono unico insieme anche al paesaggio che regala una vista suggestiva. Il nome del borgo è legato al culto dell’angelo, da cui prende il nome fu portato qui dai Longobardi.
L’origine della città così come la conosciamo oggi risale a un periodo compreso tra il 1240 e il 1300, com’è evidente dall’impianto medievale della città con la caratteristica forma a spina di pesce. La città che qui sorgeva precedentemente si chiamava Civita Sancti Angeli. Successivamente nel XVII–XVIII secolo la città vive un periodo di espansione con la costruzione dei palazzi gentilizi della borghesia agraria. Proprio in questo periodo nasce quello che ancora oggi è il centro storico caratterizzato da un lungo corso e una serie di stradine che si snodano a destra e a sinistra del corso stesso.
Stupenda la vista della quale si può godere affacciandosi dal belvedere sui monti della Maiella e del Gran Sasso. Durante la visita alla città è impossibile perdersi il monumento simbolo di Città Sant’Angelo, ovvero la a chiesa di San Michele Arcangelo. Questa chiesa fu edificata su un edificio preesistente, lo stile barocco è quello che prevale all’interno della chiesa con splendidi affreschi risalenti al trecento e restaurati da poco. Tra passeggiate in collina, equitazione e la vicina costa adriatica c’è solo l’imbarazzo della scelta tra le attività che potete fare qui. Se poi volete fare un gita nei dintorni allora Loreto Aprutino fa al caso vostro. Qui potete assaggiare un olio extravergine davvero unico.
Da provare solo i maccheroni “alla mugnaia”, un piatto tradizionale abruzzese a dir poco delizioso. I maccheroni, ovvero la pasta è fatta a mano e per questo riesce a raccogliere alla perfezione il delizioso sugo preparato con carne di manzo e il classico soffritto con sedano, carota e cipolla. Poi l’agnello “cace e ove”, un piatto preparato per tradizione a Pasqua. Questa ricetta, grazie alla cottura lenta, rende la carne deliziosamente morbida. Le uova e il pecorino abruzzese arricchiscono questo piatto speciale. Per quanto riguarda la viti e gli ulivi risentono positivamente del clima mite ma soprattutto della vicinanza al mare. L’olio che qui si produce è l’olio extravergine DOP Aprutino-Pescarese che è caratterizzato da un sapore fruttato e da una bassa acidità. Per quanto riguarda il vino da assaggiare il Montepulciano d’Abruzzo DOC. Da non sottovalutare anche il Trebbiano, Cerasuolo e Pecorino.
Per quanto riguarda l’evento ecco alcune informazioni importanti. La degustazione è riservata a chi acquista il voucher al costo di 18 euro che da diritto a otto degustazioni a scelta tra quelle presenti nell’area espositiva. Il biglietto può essere acquistato in loco oppure online, direttamente sul sito. Non solo vino ma anche cibo con l’area food dedicata con il Tagliere dei Borghi più belli d’Italia e altre specialità di attività locali.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
Aveva fatto la sua comparsa già sabato 13 aprile in Piazza dei Signori a Verona, ed ...
A Torino, sotto le ombre lunghe della Mole Antonelliana, esiste una tradizione ...
Dal 2010, anno della sua creazione, ha ottenuto tantissimi riconoscimenti ...
Il pomodoro Pachino IGP è molto più di un semplice ortaggio: è un'esperienza ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur