La conserva di pomodoro è un capostipiti unico e insostituibile della cucina Italiana. Pensate quante ricette non esisterebbero per come le conosciamo senza la passata di pomodoro. Pizza, pasta, parmigiana di melanzane e poi ragu bolognese e la lasagna. Ma come nasce l’idea di conservare a lungo dei pomodori ridotti in salsa in un barattolo di vetro?
Siamo nel 1795, questa la data in cui un certo Charles Nicolas Appert produsse le prime conserve sottovetro. L’intuizione fu geniale, riscaldando un acqua bollente un vaso chiuso ermeticamente si potevano prolungare notevolmente i tempi di conservazione dei vegetali. Appert non sapeva i processi chimici che impedivano al cibo di deteriorasi perché la batteriologia doveva ancora nascere ma in effetti con questo processo si disattivano gli enzimi che provocano la degradazione chimica degli alimenti e allo stesso tempo si uccidono microrganismi che sarebbero tossici per noi. Una vera svolta per l’esercito napoleonico perché quest’invenzione permetteva di allungare la durata del cibo e lo rendeva molto più facile da trasportare. Fu poi l’imprenditore Francesco Cirio che nel 1856 aprì la prima fabbrica di piselli in scatola e nel 1867 la presentò a Parigi in occasione della Grande Esposizione Universale, il successo fu immediato.
Ad oggi esistono molte varietà di conserve di pomodoro tra la passata che è frullata in modo molto fine, la polpa più grezza e con i pezzi di pomodoro e i pelati che vengono inscatolati interi privi di buccia. Ma il mondo delle conserve non è fatto solo di quelle prodotte in fabbrica, molti producono la propria conserva in casa per conservare durante tutto l’anno il sapore dei pomodori colti in estate nel pieno del loro sapore. Preparare una conserva non è difficile. Non dovrete far altro che eliminare la buccia al pomodoro e poi farlo cuocere per ridurre la sua acqua. Dopo di che versate la salsa appena ottenuta in barattoli sanificati con acqua bollente, chiudeteli ermeticamente e immergeteli in acqua bollente facendoli bollire per almeno mezz’ora per farli sterilizzare. Ricordatevi poi di scrivere la data di produzione per consumare la conserva entro l’anno.
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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