Il tiramisù? È friulano! Questa almeno è l’interpretazione più diffusa a Pieris, frazione del comune goriziano di San Canzian d’Isonzo, dove un tempo c’era il ristorante Al Vetturino. Ed è proprio a questo locale, oggi scomparso, che si attribuisce la creazione della Coppa Vetturino, antesignana di quel dolce che oggi è uno dei simboli della gastronomia italiana nel mondo.
Antonio Casolo, intorno al 1850, decise di aprire una rivendita di vini a Pieris. Questo locale, nel 1878, passò a Giulio Cosolo (fratello di Antonio), che decise di trasformarlo in un ristorante con l’aiuto della moglie Maria Clemente. Nacque così la Trattoria Al Vetturino, destinata a segnare un pezzo della storia gastronomica italiana. Passano però almeno 50 anni, una guerra mondiale, finché Mario, nipote di Giulio, trasforma il ristorante in albergo.
Ed è proprio durante la sua gestione, conclusasi nel 1977 con la vendita del locale, che diviene famosa la Coppa Vetturino: pare che a inventarla fu proprio Mario Casolo, mentre era imbarcato su una nave della Famiglia Reale. Il dolce piacque così tanto a Re Vittorio Emanuele III che, di ritorno dal servizio militare, Mario condivise la ricetta con Giuseppina Visentin, che lavorò nel ristorante per ben 1925. Ed è così, con i dovuti aggiustamenti del caso, che è nato il tiramisù, così chiamato perché tirava su gli animi e le forze degli sciatori.
Per preparare il pan di Spagna rompere 5 uova intere in una terrina, montarle con le fruste elettriche unendo lo zucchero pari al peso di 5 uova con guscio (300 g circa) fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Incorporare, setacciando poco per volta, la farina 00 in quantità pari al peso di 3 uova con guscio (circa 180 g), mezza bustina di lievito, un pizzico di sale e la scorza di limone. Versare in uno stampo e infornare a 170 °C per 30-40 minuti, sfornare e lasciare raffreddare.
Preparare la crema zabaione montando in una terrina, con le fruste, 6 tuorli d’uovo con 6 cucchiai colmi di zucchero (circa 90/100 g): quando diventa una spuma chiara, incorporare 80 gr. di Marsala un cucchiaio alla volta. Mettere il recipiente a bagnomaria tiepido e, con il fuoco acceso, far addensare lo zabaione aiutandosi con una frusta. Quando è ben gonfio o al primo bollore, toglierlo dal bagnomaria e lasciar raffreddare riponendolo quindi in frigorifero.
Preparare la crema al cacao montando un litro di panna fresca ed incorporando a 400 gr. di essa 2 o 3 cucchiai di cacao amaro (circa 45 g) con 2 o 3 cucchiai di zucchero (circa 45 g) preventivamente setacciati. Riporre subito in frigorifero. In una terrinetta versare 100 gr. di Marsala per inzupparvi il pan di Spagna.
Riempire le coppe a metà circa con la crema al cacao, adagiarvi sopra un quadratino di pan di Spagna inzuppato nel Marsala, quindi ricoprire fino all’orlo con la crema zabaione. Spolverare abbondantemente di cacao e riporre in frigorifero per almeno 4 o 5 ore. Servire freddo.
La pasta reale è un prodotto tipico siciliano così chiamata perché elaborata ...
Entrano dallo stretto di Gibilterra, a maggio sono in Francia e il primo di giugno ...
In piazza della Consolata a Torino, circondato da atmosfere barocche, si trova un ...
Una città che incanta con la sua storia, il suo patrimonio culturale e la sua ...
©
2025 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur