Cosa mangiare a Torino, viaggio nella città sabauda in 5 piatti assolutamente da provare

Marianna Di Pilla  | 22 Set 2024
[foto @Alessandro Cristiano - Shutterstock.com/solo uso editoriale]

Storia, cultura e tradizione, ma anche tanta innovazione e modernità. Torinoè una città che mescola passato e presente in modo perfetto, talvolta aprendosi anche al futuro.

È stata la prima capitale dell’Italia unita e importante centro industriale, e oggi è anche una città dinamica e moderna, conosciuta per la sua gastronomia, la vivace vita culturale e il suo legame con il mondo del cinema e quello delle automobili.

Ai piedi delle Alpi e attraversata dal fiume Po, Torino è una combinazione unica di bellezza architettonica, spazi verdi e un’atmosfera raffinata.

Torino, breve storia della città

Cosa vedere a Torino
Torino ha una storia millenaria che risale all’epoca romana, quando venne fondata come Augusta Taurinorum. La città mantenne la sua importanza nel Medioevo, diventando la capitale del Ducato di Savoia e successivamente del Regno di Sardegna.

Il suo ruolo cruciale nella storia italiana si consolidò nel XIX secolo, quando divenne la prima capitale del Regno d’Italia (1861-1865).

Durante il XX secolo, Torino si affermò come uno dei principali centri industriali del Paese, grazie alla crescita dell’industria automobilistica, con la FIAT che divenne un simbolo della città.

Torino, cosa vedere


Ogni fase della sua storia ha lasciato a Torino tracce indelebili e che abbiamo la fortuna di ammirare ancora oggi. Sono tantissimi e uno più bello dell’altro i monumenti e luoghi di interesse da visitare a Torino, partendo naturalmente da quella Mole Antonelliana che ne è uno dei simboli più riconoscibili.

Costruita nel XIX secolo su progetto di Alessandro Antonelli, la Mole Antonelliana doveva originariamente essere una sinagoga, ma divenne invece un monumento nazionale. Con i suoi 167 metri di altezza, è una delle costruzioni in muratura più alte d’Europa e offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sulle Alpi. Oggi ospita il Museo Nazionale del Cinema, un’esperienza interattiva e affascinante per tutti gli appassionati di cinema e della settima arte.

Parlando di musei a Torino, non si può non nominare il Museo Egizio. Il Museo Egizio di Torino è il secondo museo più importante al mondo dedicato all’antica civiltà egizia, dopo quello del Cairo. Fondato nel 1824, ospita una collezione straordinaria di reperti, tra cui mummie, sarcofagi, statue e papiri.

Del passato sabaudo Torino conserva luoghi di impareggiabile bellezza, come il Palazzo Reale che è stato la residenza ufficiale della famiglia Savoia per più di due secoli. Questo magnifico palazzo barocco è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO e custodisce splendide sale affrescate, collezioni d’arte, mobili d’epoca e arazzi. I giardini reali furono progettati da André Le Nôtre, lo stesso architetto dei giardini di Versailles.

Torino è inoltre una vera galleria d’arte a cielo aperto, una tela su cui sono state dipinte piazze e angoli di raro splendore. Piazza San Carlo è una delle piazze più belle e storiche di Torino, spesso definita il “salotto” della città. Circondata da eleganti palazzi barocchi, tra cui la Chiesa di San Carlo Borromeo e la Chiesa di Santa Cristina, la piazza è un luogo perfetto per una passeggiata o per gustare un caffè in uno dei caffè storici, come il Caffè Torino o il Caffè San Carlo. Al centro della piazza si erge il monumento equestre dedicato a Emanuele Filiberto di Savoia, realizzato da Carlo Marochetti.

E per chi vuole trascorrere del tempo all’aria aperta senza rinunciare alla raffinatezza e all’eleganza prettamente torinesi, è d’obbligo una visita al Parco del Valentino. È uno dei parchi più amati di Torino, un’oasi verde nel cuore della città dove trovare ampi spazi per passeggiate, jogging, picnic e relax. All’interno del parco si trova il Borgo Medievale, una ricostruzione fedele di un borgo del XV secolo che è un vero e proprio museo all’aperto.

Cosa mangiare a Torino: 5 specialità imperdibili della cucina piemontese

grissino piemontese
La storia gastronomica torinese è ricca di piatti che sono diventati con gli anni famosi in tutt’Italia. Pasta ripiena, carne e vino sono alla base di molte ricette tipiche, di ricette povere che si sono unite e fuse con quelle ricche delle cucine di corte con l’influenza della vicina Francia.

Torino e il Piemonte sono i luoghi che hanno visto nascere alcune delle più rinomate e saporite specialità italiane, e il capoluogo sabaudo è inoltre una piccola capitale del cioccolato e soprattutto del celeberrimo vermouth. Ecco perchè non è stato facile fare una selezione e restringere il campo a queste 5 cose da mangiare a Torino. Se però si ha poco tempo e si è a Torino per un weekend o una visita veloce, questo piccolo vademecum può davvero tornare utile.

  • Vitello tonnato. Consiste in fette sottili di vitello arrosto, condite con una salsa a base di tonno, acciughe, capperi e maionese. È spesso servito come antipasto ed è amato per il suo sapore delicato ma saporito.
  • Agnolotti, una pasta fresca tirata a mano e farcita con carne o verdura.
  • Bagna Cauda. Si tratta di una salsa calda a base di acciughe, aglio e olio d’oliva, servita con verdure crude o cotte come cardi, peperoni, carote e cavolfiori. Questo piatto viene tradizionalmente consumato in autunno e inverno, ed è un simbolo della cucina piemontese, conviviale e ricca di sapore
  • Gianduiotti. Sono forse il dolce più celebre di Torino. Questi cioccolatini, fatti con cioccolato e nocciole del Piemonte, hanno una forma inconfondibile e un gusto vellutato e avvolgente. La Pasticceria Caffarel è famosa per la produzione di gianduiotti artigianali di altissima qualità.
  • Bicerin. È una bevanda tipica torinese a base di cioccolato caldo, caffè e crema di latte. Servita in bicchieri di vetro, questa dolce tentazione è perfetta per riscaldarsi durante i freddi inverni torinesi. Il Caffè Al Bicerin, situato vicino al Santuario della Consolata, è uno dei luoghi storici dove è possibile gustare questa specialità.

[foto copertina @Alessandro Cristiano – Shutterstock.com/solo uso editoriale]

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