Cosa mangiare a Torino: 5 piatti imperdibili della tradizione sabauda

Francesco Garbo  | 25 Gen 2024  | Tempo di lettura: 3 minuti

Benvenuti nel cuore culinario d’Italia, Torino! Questa affascinante città offre un’esperienza gastronomica unica, in grado di deliziare i vostri sensi e soddisfare il vostro palato. In questo articolo, esploreremo i luoghi più prelibati dove mangiare a Torino, guidandovi attraverso un viaggio gastronomico che abbraccia le tradizioni piemontesi e le influenze contemporanee. Scoprirete i ristoranti storici, le trattorie nascoste e i mercati vivaci che fanno di Torino una mecca del cibo. Preparatevi a immergervi in un mondo di sapori autentici, dall’indimenticabile vitello tonnato alla prelibata bagna cauda. Indulgetevi e scoprite le delizie culinarie di questa città straordinaria.

Cosa vedere a Torino: i gioielli della città

Non si poteva non iniziare questo tour con la

  • Mole Antonelliana: è il vero simbolo della città e prima tappa di ogni tour che si rispetti a Torino. Qui possiamo visitare il Museo Nazionale del Cinema e prendere l’ascensore panoramico che ci fa ammirare il capoluogo piemontese dall’alto
  • Museo Egizio: con oltre 1 milione di visitatori nel 2023, è un capolavoro che conta oltre 6.500 reperti archeologici esposti e 26.000 depositati nei magazzini. Il Museo Egizio di Torino è il più importante al mondo, secondo solo quello de Il Cairo. Una vera full immersion nella civiltà egizia che vi lascerà senza parole.
  • Santuario della Consolata: con il suo mix di stile romanico, barocco e neoclassico è uno splendido luogo di culto progettato da Guarino Guarini e considerato una tappa imperdibile della Torino cattolica.
  • Piazze di Torino: da non perdere Piazza Vittorio Veneto con i suoi portici e caffè per una pausa di gusto, Piazza Castello con l’omonimo complesso monumentale e Piazza d’armi che si trova nei pressi dello Stadio Olimpico.
  • Musei Reali di Torino: un vero complesso di architetture e storie che offrono ai visitatori ben 3.000 metri di superficie tra Palazzo Reale, l’Armeria, il Museo Archeologico e la Cappella della Sindone e Giardini Reali.

Cosa mangiare a Torino: 5 specialità imperdibili della cucina piemontese

La storia gastronomica torinese è ricca di piatti che sono diventati con gli anni famosi in tutt’Italia. Pasta ripiena, carne e vino sono alla base di molte ricette tipiche. Qui le ricette povere si sono unite e fuse con quelle ricche delle cucine di corte con l’influenza della vicina Francia.

Antipasti

  • Vitello tonnato: anche conosciuto come vitel tonnè, uno strano mix ben riuscito tra carne e pesce. Le fettine sottili di carne sono condite con una gustosissima salsa con uova, tonno, capperi e acciughe.
  • Caponet: antipasto golosissimo, è un involtino di cavolo verza cotto al forno e farcito con un ripieno di carne tritata di maiale e salsiccia.
  • Tomini: immancabili in tutto il Piemonte, sono dei formaggi freschi e cremosi di latte vaccino.

Primi piatti

  • Agnolotti, una pasta fresca tirata a mano e farcita con carne o verdura.
  • Tajarin al tartufo bianco d’Alba, una pasta all’uovo tipica delle Langhe e del Monferrato ma diffusa anche in Piemonte.

Secondi piatti

  • Brasato al Barolo con carne di Fassona e vino che rende la carne molto saporita e succosa.
  • Bagna cauda, caratterizzata da un sapore forte e deciso. Questa zuppa si prepara con una cottura lenta e con ingredienti semplici.
  • Fritto misto alla piemontese, un fritto molto ricco con fegato, animelle, semolino e mele.
  • Gran bollito misto chiudono i piatti più rinomati, un misto di tagli di carne bolliti per ore e conditi con salse come il bagnet verd e il bagnet ross.

Dolci e amari

  • Cioccolatini: gianduiotti e cremini.
  • Biscotti: baci di dama, torcetti, le paste di meliga, i bicciolani, i krumiri, le lingue di gatto, le margheritine di Stresa e i nocciolini di Chivasso.
  • Bonet, ovvero un composto di uova, zucchero, cacao, liquore e amaretti
  • San Simone, un amaro alle erbe tradizionale di Torino, composto da ben 34 piante ed erbe selezionate.
Francesco Garbo
Francesco Garbo

Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.



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