Nell’area piemontese compresa tra il canavesano, nel nord della provincia di Torino, su fino ai confini con la Svizzera, passando per la Valsesia, in provincia di Vercelli e spingendoci alla estrema punta nord del Piemonte, adesso provincia di Verbania-Cusio-Ossola, troviamo un’area accomunata da antiche tradizioni Walser. E la tradizione forse più significativa riguarda la produzione di un antico sostituto del pane.
Cosa sono le miacce
Le miacce della Valsesia hanno la caratteristica di non essere cotte al forno come il pane, bensì su piastre di ferro messe direttamente sul fuoco. Questi prodotti prendono nomi e composizioni diversi a seconda del luogo di produzione, com’è tipico per i prodotti poveri delle tradizioni alpine.
In Valsesia si chiamano quindi miacce, miasce o miasse nel canavese, stichett, runditt e amiasc nel verbano.
A dispetto della differenza di nomenclatura, hanno tutte in comune la preparazione di una pastella più o meno ricca come composizione e la successiva cottura a fuoco vivo.
Miacce, ricetta
Le miacce sono la risposta walser alle classiche crepes e, come tali, sono versatili e si prestano a farciture molto diverse, sia dolci che salate.
Quando si termina la cottura delle miacce, possono essere farcite sia con formaggi e salumi che con burro, miele e marmellata.
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