Un viaggio alla scoperta di Andria e della sua burrata d’eccellenza è un viaggio nel cuore storico e gastronomico della Puglia.
Conosciuta per le chiese antiche e le prelibatezze culinarie, Andria è un comune dell’Alta Murgia e capoluogo della provincia di Barletta-Andria-Trani in Puglia. Offre un mix unico di esperienze che attira e conquista ogni viaggiatore e che la rende un posto veramente speciale da visitare.
Andria [foto @lucamato, IStock.com/solo uso editoriale]
Il centro storico di Andria è un labirinto di stradine dal sapore antico, architetture storiche e piazze dall’architettura vivace. Uno dei principali monumenti e luoghi di interesse da vedere ad Andria è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che domina il centro storico con la sua elegante facciata e il campanile che svetta alto nel cielo.
Uno dei principali motivi per visitare Andria rimane però la sua vicinanza a Castel del Monte, patrimonio dell’UNESCO e uno dei castelli più enigmatici e affascinanti d’Italia. Costruito nel XIII secolo dall’imperatore Federico II, questo castello a meno di una ventina di chilometri da Andria è celebre per la sua forma ottagonale unica. La precisione geometrica e l’astronomia sono elementi chiave nella costruzione del castello, e riflettono l’interesse di Federico II per la scienza e l’arte. Una visita a Castel del Monte è una vera e propria lezione di storia medievale.
La burrata di Andria è uno dei prodotti più apprezzato sia in Italia che all’estero. Una delizia a base di latte che conquista chiunque con il suo sapore avvolgente. La burrata è ottima se gustata al naturale ma anche in vari abbinamenti sia con la carne che con il pesce. Se hai voglia di sperimentare in cucina con questo eccezionale prodotto made in Italy, puoi portare in tavola una ricetta facile e veloce: la burrata con pesto e pomodori.
Al contrario della mozzarella classica, la burrata viene preparata con la base di pasta filata di mozzarella ma questa viene usata solo come involucro per contenere un cremosissimo ripieno di stracciatella.
L’olio d’oliva extra vergine di oliva, i vini locali e i formaggi sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano le ricette e la produzione enogastronomica di Andria e dintorni. La cucina di Andria è un vero e proprio scrigno di tesori culinari, fatta di piatti che riflettono la ricchezza agricola e la tradizione culinaria del territorio. Ogni piatto racchiude il sapore autentico di una terra ricca e generosa.
La cucina andriese è diffusa in tutta la regione pugliese e ha molti piatti ricchi di gusto. C’è una tradizione che ormai è praticamente persa, quella di appendere i pomodorini appena raccolti nelle cantine in attesa che il caldo li asciugasse rendendoli adatti ad essere consumati durante tutto l’anno. Questi pomodori risultavano più asciutti ma molto saporiti.
Proprio con i pomodori viene preparata una ricetta tipica, lo sfricone. Ai pomodorini vengono aggiunti gli sponsali, una verdura simile alle cipolle ma con un sapore meno pungente e più delicato. Questa ricetta era spesso servita come cena frugale insieme al pane, inzuppato nel sugo dei pomodori.
Per il pranzo di Pasqua è invece immancabile l’agnello che viene cotto per ore in una pentola in terracotta insieme ai lampascioni e ad altre verdure. Questa cottura assicura alla carne una morbidezza unica. L’agnello viene cotto nella pignatta tramite un’antica tecnica di cottura della carne accompagnata con verdure che cambiano in base alla stagionalità. La pignatta viene riscaldata dalle fiamme del camino che trasforma l’agnello in una carne succosa e morbidissima. Questo piatto viene chiamato in di versi modi: Cutturidd, Agnello alla Rizzola, Callaridd.
Il ragù d’asino è una ricetta che richiede molto tempo per essere preparata, Infatti per circa quattro ore prima della cottura la carne deve essere macerata con un trito di aglio, cipolla e prezzemolo e con vino rosso. Dopo essere stata scolata dalla marinata, viene aggiunto il lardo e viene fatto cuocere il tutto per alcune ore. Questo ragù è davvero molto saporito.
[foto copertina @Lorenzo Antonicelli, Shutterstock.com/solo uso editoriale]
Sono un cuoco e un giornalista enogastronomico, cucino e parlo di cibo praticamente tutto il giorno. Vino e cibo sono le due vie migliori per conoscere una cultura, in modo gustoso.
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