L’unico modo per raggiungere Lipari, l’isola più grande delle Eolie, è per mare. Man mano che il traghetto si avvicina, i confini sfumati della cittadina diventano sempre più definiti e si iniziano a scorgere le case dai colori tenui affacciate sul mare e le barche dei pescatori, ormeggiate al porto, vengono dolcemente cullate dalle onde. Passeggiando tra le sue strette vie ci si perde nella storia, avvertendo il suo passato greco e romano. Infatti, questo borgo è stato territorio di conquiste e dominazioni che hanno plasmato l’architettura e la cucina. Ogni angolo ha qualcosa da raccontare, ma soprattutto da qualsiasi punto ci si sente controllati dal maestoso Castello di Lipari, antica Acropoli. La fortezza, che domina sulla città e sulle acque, è un manifesto di storia e cultura.
Arrivare a Lipari significa lasciarsi alle spalle la terraferma e immergersi in una nuova realtà. Appena si arriva in questo meraviglioso borgo è impossibile non innamorarsi dell’antico e maestoso Castello, un promontorio fortificato che, oltre a dominare dall’alto, racchiude secoli di storia.Questo borgo fortificato contiene al suo interno cinque chiese, tra le quali svetta la Cattedrale di San Bartolomeo, fondata dai Normanni nel XII secolo e successivamente ricostruita dagli spagnoli tra il XVI e il XVII secolo. È obbligatorio visitarla, e attraversare la navata con il viso rivolto al soffitto per ammirare gli affreschi presenti negli archi a tutto sesto. Un’altra tappa imperdibile è il Chiostro Normanno, un sito archeologico riscoperto solo nel 1978, che conserva capitelli raffiguranti animali mitologici, frammenti di affreschi e ampi tratti dell’antica pavimentazione. Nel complesso del castello ha sede anche il Museo Archeologico Eoliano Bernabò Brea, un istituto che raccoglie testimonianze della civiltà eoliana dall’età preistorica alla dominazione normanna. Nel corso della visita è possibile ammirare una sezione dedicata alla vulcanologia e una collezione permanente di arte contemporanea. Prima di uscire dalla città fortificata, merita una sosta anche l’anfiteatro, realizzato nel 1976 sul modello di un teatro greco. Il centro della vita liparese è Marina Corta (anche se il nome ufficiale è Piazza Ugo da Sant’Onofrio), una piazzetta raccolta che si affaccia sul porto dei pescatori. A poca distanza, sorge la Chiesa delle Anime del Purgatorio, che al proprio interno custodisce il presepe del mare e un dipinto raffigurante la Vergine Annunziata. Vale la pena perdersi tra le viuzze del centro, dove ci sono numerose botteghe artigiane, alcune delle quali realizzano oggetti particolari con l’ossidiana, pietra vulcanica tipica della zona. Questa cittadina non smette di sorprendere, infatti è possibile imbattersi in opere di street art. Sulle facciate delle case che circondano la Piazza Arti e Mestieri, ci sono murales che ritraggono gli abitanti stessi delle case affacciati ai propri balconi.
Nella cucina di Lipari si incontra la tradizione contadina e marinara. Il mare con i suoi pesci è il re incontrastato delle tavole dell’isola, ma non mancano delle incursioni di prodotti di terra, come le melanzane, i pomodori, le zucchine e le erbe aromatiche, protagoniste di ricette come la caponata. Sono tantissimi i piatti da provare. Di sicuro i must sono la zuppa di scorfano alla Eoliana, gli involtini di pesce spada, insalata liparota (a base di pomodori, pane casereccio spezzettato, gli immancabili capperi, olive, tonno naturale, cipolla rossa e patate), la pasta al pesto eoliano (basilico, pomodori secchi, mandorle e capperi) e, infine, il tonno alla liparota, (cotto lentamente con cipolla, aceto e menta). Per chi ama i piatti di terra, invece, c’è il coniglio selvatico in agrodolce. Coloro, invece, che preferiscono mangiare qualcosa di veloce passeggiando o guardando il tramonto, ci sono due prodotti imperdibili: il pane cunzato (psecialità della cucina isolana povera, pane, inzuppato d’olio extravergine d’oliva, condito con pomodori datterini, formaggio primo sale, basilico, capperi, olive, acciughe sott’olio e origano) e la granita ai gelsi.
Indirizzo: Piazza Giuseppe Mazzini, 98055 Lipari ME
Ristorante storico dell’isola e punto di riferimento per assaggiare ricette tradizionali. Appena si varca la porta si notano appesi alle pareti piatti decorativi che raccontano la tradizione dell’isola. Ma la parte migliore è la terrazza affacciata sul porticciolo. Questo è il luogo ideale in cui assaggiare le treccine orchidee delle Eolie o un filetto di scorfano con guazzetto.
Indirizzo: Via Isabella Conti Eller Vainicher, 98055 Lipari ME
Qui, si mangia in mezzo alla natura, in un’atmosfera intima e raccolta, con tavoli disposti sotto un pergolato profumato di agrumi e con il mare che si intravede tra i rami. I piatti sono quelli dalla tradizione. Infatti si possono assaggiare gli spaghetti con le sarde e la zuppetta di mare.
Indirizzo: Vico Selinunte, 43, 98055 Lipari ME
Questo ristorante si nasconde tra i vicoli di Lipari, con una terrazza ricca di piante. Qui la cucina è un omaggio ai prodotti dell’isola, con pietanze dai sapori intensi di mare, sembra di entrare in una foresta urbana. Mangiare qui significa assaporare l’autenticità dell’isola. Da provare i ravioli di cernia con zucchine e vongole e il pesce spada alla eoliana.
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