Il nostro consiglio è di arrivare a Venezia in treno o in autobus. Se, però, preferite il viaggio in auto, dovrete lasciarla in uno dei parcheggi che troverete al vostro arrivo. I costi a Venezia, sono piuttosto elevati quindi meglio optare per altre soluzioni appena fuori la città. (Mestre)
Già al vostro arrivo, alla vostra destra, vi troverete a percorrere una delle opere più importanti della città, il ponte di Calatrava, una delle ultime opere architettoniche della città sull’acqua.
Per essere più agili e veloci, vi consiglio di acquistare il biglietto 48 h (intorno ai € 30 a persona) per il vaporetto, eviterete di perdere tempo ogni qualvolta deciderete di spostarvi. Necessario, anche, per raggiungere le isole.
A questo punto, non dovrete far altro che seguire le indicazioni per Piazza San Marco e in una ventina di minuti vi troverete, camminando tra le famose e antiche calli veneziane, nel pieno centro storico della città.
Venezia è divisa in sei sestieri: Cannaregio, Santa Croce, San Polo, Dorsoduro, San Marco e Castello.
La zona di Castello si trova nella parte est di Venezia, questa passeggiata vi farà scoprire la parte più autentica, quella più intima e forse meno “austera”. La Biennale si tiene in questa zona ed è anche densa di varie trattorie tipiche molto gradite anche ai veneziani. Dopo un assaggio, magari di un piatto di Bigoli in salsa, potrete incamminarvi lungo Riva degli 7 Martiri e Riva degli Schiavoni, questa passeggiata vi riporterà sul bacino di San Marco, dove troverete la famosa Basilica e il Palazzo Ducale, da cui scorgerete il, forse più fotografato, Ponte dei Sospiri.
Un giorno, sicuramente necessario, andrà alla visita delle isole, almeno quelle più importanti; Murano, Burano e Torcello.
Murano è la famosa isola del vetro soffiato, esistono diverse vetrerie che organizzano delle visite per poter meglio apprezzare le meravigliose creazioni per cui sono diventati famosi in tutto il mondo. Per voi, pero, il tempo stringe quindi quando tornerete a Venezia potrete sempre organizzarlo.
Burano è l’isola degli antichi merletti, sulla Piazza di Burano troverete il Museo del Merletto che, sicuramente merita un, seppur veloce, passaggio. L’isola di Burano è anche molto famosa per le sue case colorate, fascino senza tempo di questa piccola isola.
Torcello, praticamente disabitata, è invece famosa per lo straordinario complesso monumentale costituito dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta, all’interno della quale potrai scoprire dei mosaici che risalgono al XI secolo e della Chiesa di Santa Fosca, questa, è circondata da un portico a cinque lati su pianta a croce greca, una pura meraviglia. Non ultimo, almeno per importanza, potrete mangiare alla più che nota Locanda Cipriani, aperta dal 1934 da Giuseppe Cipriani che rilevò una piccola rivendita di vini ed olio per poi trasformarla in una Locanda con poche ma impeccabili camere, che affacciano sull’ineguagliabile vista delle chiese di Torcello. La stessa famiglia Cipriani è poi diventata famosa per L’Harry’s Bar di Venezia, noto non solo per l’invenzione del cocktail Bellini ma anche per gli affezionati e numerosi clienti che lo frequentavano, tra cui lo scrittore Ernest Hemingway, che aveva il suo tavolino personale (aveva persino inventato un drink, il Montgomery Martini, ancora oggi nel menù).
In uno dei giorni a vostra disposizione nella città che nasce dall’acqua, vi consiglio di andare a visitare uno dei monumenti più stravaganti della città, Scala Contarini del Bovolo E’ una maestosa scala a chiocciola (bovolo significa a chiocciola in Veneziano), ben 80 gradini monolitici che si “innestano” nella città, definito “l’architettura di un gioiello affascinante”. Di bellezza impareggiabile. Qui ci troviamo vicino Campo Manin, è un vicolo nascosto e cieco, bisogna cercarlo e se avete tempo per fare un tour guidato, forse questa è l’occasione giusta per farlo, (dura una mezz’ora circa) altrimenti non disperate la Scala si paleserà ai vostri occhi in tutta la maestosa eleganza.
I musei si trovano tutti nella zona (nel sestiere) di Dorsoduro. La Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni, Ca’ Rezzonico, il Museo del Settecento sul Canal Grande, il museo di arte contemporanea a Punta della Dogana, il Museo dell’Accademia.
Una delle ultime tappe che mi sento di consigliarvi prima di lasciare Venezia è la seguente; oltrepassato il Ponte di Rialto (“riva alta”, dove aveva sede il mercato della città), ti troverai nella zona della Pescaia, mercato del pesce, la zona più antica della città. Qui, un tempo, si poteva comprare ogni tipo di cibo, ma anche merci esotiche, come spezie orientali e tessuti pregiati. Un aperitivo in uno dei tanti locali della zona, a questo punto, è d’obbligo, i veneziani li chiamano bacari, osterie tipiche dove fermarsi per bere un bicchiere di vino o “un’ombra” e assaggiare qualche prodotto tipico, (anche noti come “cicchetti”) della tradizione come dei polipetti all’uovo sodo, delle tartine con le sarde o semplicemente una fettina di polenta con il baccalà mantecato. In realtà questa può anche essere la soluzione a tutte le vostre serate veneziane, un posto tipico dove mangiare bene e soprattutto dove troverete sempre un veneziano DOC al tavolo accanto.
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