Appena metti piede ad Albenga, capisci di trovarti in un luogo speciale. In provincia di Savona, sulla Riviera di Ponente, questa città è un autentico scrigno medievale affacciato sul mare. Il suo soprannome città delle 100 torri non è un’esagerazione. Il suo profilo in effetti è punteggiato da torri merlate che raccontano la potenza delle famiglie nobili ingegnose.
Il cuore di Albenga batte forte come non mai in Piazza San Michele, dominata dalla cattedrale romanica dedicata a San Michele Arcangelo, imponente e ricca di stratificazioni storiche. La chiesa mostra una base paleocristiana del V secolo e una cripta, mentre la facciata, impreziosita dal rosone e dall’alta torre, è un capolavoro del gotico ligure. Non lontano, sotto il palazzo comunale, si accede al Battistero paleocristiano: un piccolo scrigno intimo con mosaici perfettamente conservati, una testimonianza eccezionale dell’arte altomedievale. Percorrendo i caruggi, tra palazzi nobiliari come Palazzo Peloso Cepolla, Palazzo Vescovile e Palazzo Vecchio, si respira un’atmosfera medievale palpabile. Ogni cortile nasconde una storia: torri trasformate in terrazze, eleganti logge cinquecentesche, interni affrescati. La Chiesa di San Giorgio, con il suo ciclo medievale e affreschi che narrano il Giudizio Universale che vanta addirittura la presenza di Dante e Virgilio!
A pochi passi dal centro si trovano le spiagge sabbiose di Alassio e Laigueglia, perfette per una giornata di sole soft, accompagnate da un pranzo vista mare a base di acciughe marinate, fritto misto e vino bianco fresco. Poco distante, si può fare un’escursione in barca fino all’Isola Gallinara, disabitata e con scogliere che si tuffano nel blu – patrimonio naturalistico – oppure passeggiare sulla pista ciclabile lungo il lungomare.
hand picking of purple asparagus called asparago viola di Albenga in Liguria in Italy isolated on white background
Il territorio pianeggiante è famoso per i Quattro d’Albenga: l’asparago violetto, la zucchina trombetta, il carciofo spinoso e il pregiato aglio locale. Questi ortaggi celebrano la biodiversità agricola ligure e arrivano sulle tavole degli chef con leggerezza e semplicità. L’asparago violetto, certificato presidio Slow Food, ha polpa morbida e dolce quando cotto poco, con un filo di olio evo locale che ne esalta l’aroma.
A tavola, Albenga parla due lingue: quella della cucina di mare con piatti di pesce fresco preparati secondo la tradizione ligure, e quella contadina con sapori di terra. A pranzo o cena, la focaccia genovese si fa croccante ma soffice, la panissa (a base di farina di ceci) è perfetta per concludere l’aperitivo. Le trofie al pesto, il classico ligure, vengono arricchite con patate e fagiolini, mentre l’imbrogliata (pasta con carciofi) trasforma il carciofo viola in un piatto goloso. La tradizione dolce viene ben rappresentata dal Baxin d’Albenga, biscotto antico con farina povera, zucchero, finocchio selvatico, chiodi di garofano e scorza di limone. Un gusto retrò che si abbina bene a vini dolci o a un Moscato.
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