A meno di un’ora da Siena c’è uno dei borghi più piccoli della provincia di Siena: cosa vedere e mangiare nel borgo-fortezza di Murlo

Marianna Di Pilla  | 05 Ago 2025
Murlo

Immerso tra le morbide colline della provincia di Siena, Murlo è un borgo di rara suggestione, dove la storia etrusca e medievale si mescolano in un’atmosfera intima, sospesa tra silenzio e suggestioni antiche. Con circa 2500 abitanti, gran parte dei quali residenti nelle frazioni di Vescovado e Casciano, questo comune rientra nella prestigiosa rete del Touring Club Italiana con la Bandiera Arancione per la qualità turistica e ambientale.

Murlo, un diamante etrusco incastonato tra le colline senesi

Murlo, cosa vedere
Murlo, cosa vedere

Il nome “Murlo”, che alcuni fanno risalire al latino murulus (“piccola mura”) e altri a mus (“topo”), rimanda subito all’idea di un luogo arroccato, circondato da mura e a trame di vicoli. Dal punto più alto lo sguardo abbraccia la valle del torrente Crevole e arriva fino alla Val d’Arbia e ai monti metalliferi, restituendo una visione d’insieme che parla di geografia, storia e vita contadina.
Murlo è stato per secoli un feudo vescovile (1189‑1778), governato dalla diocesi di Siena. Questo passato ecclesiastico ha lasciato tracce tangibili nel tessuto urbano, nei suoi edifici e nella cultura locale, oggi custodita con cura dai murlesi. Percorrendo le sue strette vie in pietra, si scorgono le porte originarie del vecchio castello: le fortificazioni del XII secolo si sono conservate fedelmente, mantenendo intatto quel fascino di borgo-fortezza. Nel cuore sorge l’antico Palazzo Vescovile, che ospita l’Antiquarium di Poggio Civitate, dove testimonianze del VI secolo a.C. raccontano di una civiltà raffinata: statuette in terracotta, ceramiche d’uso quotidiano e reperti artigianali restituiscono un Etruria viva e domestica, non relegata alle tombe. Accanto al palazzo, la chiesa di San Fortunato – antica cattedrale del Feudo Vescovile – custodisce tesori barocchi: tele di Petrazzi e Montorselli, fonte battesimale quattrocentesco e altari in stucco policromo raccontano una spiritualità intima e ricca di arte.
Il territorio di Murlo si stende tra la Val di Merse e le dolci Crete senesi, in un paesaggio dove le foreste confluiscono in radure coltivate, uliveti e vigneti. Da Vescovado, una delle frazioni principali, è semplice iniziare passeggiate immerse nella natura, tra borghetti minori e ruderi di pievi. Da non perdere l’Eremo di Montespecchio, in un’atmosfera davvero fuori dal tempo.

Cosa mangiare a Murlo


vino rosso

La cucina di Murlo fonda la propria identità su prodotti di grande valore: olio e vino locali, pasto ideale per la gastronomia contadina. Spiccano due veri ambasciatori del territorio: Fagiola di Venanzio, un antico legume bianco piccolo e delicato, tutelato da Slow Food e valorizzato nelle zuppe con verdure estive o in contesti gourmet. La tradizione gastronomica di Murlo include zuppe calde come la ribollita, pici fatti a mano con ragù di funghi porcini, e il piccione ripieno, in un matrimonio tra sapori intensi e rispetto per la stagionalità. A completare il quadro, i salumi del territorio (tra cui prosciutti d’eccellenza e capocollo), olio extravergine d’oliva e la produzione di un vino rosso tradizionale con denominazione locale, arricchito da passiti come il Vin Santo. Diversi agriturismi nella campagna murlese offrono cene tipiche con i prodotti del territorio: olio fresco, fagioli, carni locali e formaggi artigianali. A Casciano e Vescovado, osterie e trattorie affondano le radici nella tradizione senese e interpretano l’identità culinaria del borgo.

Marianna Di Pilla
Marianna Di Pilla


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