
Ne I Promessi Sposi, Alessandro Manzoni celebrava la bellezza e la maestosità del lago di Como e delle sue montagne. Questi luoghi, un tempo lontani dai riflettori, hanno attirato l’attenzione. Adesso, tutto il mondo si è accorto del fascino del lago e dei borghi che lo circondano. Proprio sul ramo del lago, celebrato dal poeta, sorge un incantevole borgo che si adagia sulle acque e pian piano si arrampica sul promontorio alle sue spalle: Bellagio.

[Foto solo per uso editoriale @Jan Cattaneo / Shutterstock.com]
Appena si arriva a Bellagio ci si trova davanti a uno scenario incantato. Sembra di fare un tuffo nel passato. Qui, il tempo sembra essersi rallentato, sospeso immobile tra il luccichio delle acque del lago e il verde delle montagne circostanti. È difficile guardarsi intorno e non innamorarsi di ogni dettaglio. Infatti, la visita non richiede molto tempo, ma è facile restare qui ore, perdendosi nel labirinto di viuzze. Il punto di partenza per visitare questa cittadina è il centro storico, da qui si possono iniziare a esplorare le sue viuzze, che in un continuo sali e scendi portano a panorami magnifici. Va percorsa, soprattutto la Salita Serbelloni, piena di negozietti e ristoranti, e in cima regala uno scorcio mozzafiato, impossibile non fermarsi alla Piazza della Chiesa. Qui domina maestosa la Basilica di San Giacomo, che conserva all’interno l’opera d’arte “la deposizione di Cristo”. A due passi dal centro, c’è Punta Spartivento il punto esatto dove il Lago di Como si divide in tre rami. E vicino c’è Villa Serbelloni, con un parco stupendo visitabile con guida. Dopo aver girovagato per il centro, è necessario scendere fino al lungolago, per passeggiare tra i filari di alberi e splendidi edifici. A pochi minuti a piedi dal centro di Bellagio è raggiungibile Pescallo, un antico villaggio di pescatori, un tempo importante centro di pesca per il mercato di Como, ideale per passeggiate romantiche e silenziose.

Lungo le sponde del lago di Como si tramanda un’importante tradizione enogastronomica. La cucina di Bellagio è un viaggio nel tempo, dove ogni piatto racconta storie di pescatori e contadini; le sue ricette sono una celebrazione del pesce di lago. Tra tutti il piatto più famoso è il pesce in carpione, piccoli pesci del lago fritti e marinati in aceto, vino e ginepro. Immancabili sulle tavole di questo territorio il riso con il persico e i missoltini, agoni essiccati con alloro. Non mancano però i richiami alla terra: il piatto tipico di Bellagio è il toc (polenta, burro fuso e formaggio), che ha una lunga storia alle spalle. Il rituale del toc è molto antico e prevedva che tutti i commensali si ritrovassero attorno al paiolo e ognuno, con il proprio cucchiaio di legno, ne attingesse direttamente un pezzetto dal paiolo. L’origine del nome toc può derivare dal verbo toccare oppure dal “toc”, pezzo in dialetto comasco.
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