I crauti sono ottenuti mettendo “in concia” sotto sale o nell’aceto le foglie dei cavoli cappucci.
Territorio interessato alla produzione: Area della Carnia.
Descrizione delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura
Le foglie dei cavoli – capucci vengono messe “in concia” sotto sale o nell’aceto. Si tolgono le prime foglie esterne e il torsolo, poi si tagliano i cavoli a strisce sottili. Le strisce si dispongono poi nel recipiente (brent) a strati alterni ricoperti di sale. Riempito il “brent” si termina la stratificazione con uno strato di foglie (quelle esterne prima eliminate). Si copre il tutto con un coperchio e con dei pesi per tenere sotto una buona pressione il contenuto.
Dopo alcuni giorni avrà inizio la fermentazione lattica naturale del cavolo cappuccio.
Cenni storici e curiosità
Da sempre le popolazioni della montagna hanno conservato le produzioni in eccedenza per poi ottenere dei prodotti idonei al consumo durante le lunghe stagioni invernali.
Un formaggio dall'anima antica e gustosa, che prende vita nel cuore della provincia ...
È una delle cittadine più belle da visitare in Veneto, che seduce con il suo ricco ...
Si tratta di un innovativo studio condotto dall'Università di Padova con la ...
Un paesino di provincia ha ricevuto in dote da una coppia americana un insolito ...
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur